Fine delle trasmissioni

Il premier greco ha deciso di chiudere la televisione pubblica di Atene, assieme alla radio statale. L’informazione, in Grecia, è tutta in mano ai privati. Lo voleva la Troika, per tagliare gli sprechi

di Nicola Sessa

Fine delle trasmissioni. Lo schermo nero ingoia l’intera stanza e le persone rimaste davanti a quella scatola senz’anima sono precipitate nel buio pesto, nel silenzio assordante percorso dal sibilo che viaggia sui decibel ai confini con l’ultrasuono.
La radio segue la sorte della figlia tecnologica: le onde s’infrangono nel vuoto e restituiscono solo il brusio confuso ed elettronico di uno strumento che diventa inutile.

Antoni Samaras, il capo del governo greco, ha deciso di chiudere Ert, la Tv e la radio di Stato. L’informazione rimane interamente affidati ai privati.

Troppi sprechi, troppi i 2800 dipendenti, troppi i 300 milioni di euro che rappresentano il bottino da spartire tra le clientele dei partiti. Nulla da eccepire. La tv di stato, anche in Italia, è sempre stata un grande carrozzone al servizio del circo della politica. Nel calderone, però, tra i programmi urlati e le serie trash, tra i talk show da prateria e gli immancabili cooking show, qualche perla ce la trovi sempre.

Cloto, Lachesi e Atropo

Cloto, Lachesi e Atropo

Dalla mezzanotte del 12 giugno Ert smette, all’improvviso, le sue programmazioni. Il dramma va ben oltre il licenziamento dei quasi tremila dipendenti. Il dramma si consuma nel mondo degli anziani e delle persone che stanno in casa, abituati a trovare un volto amico, nella solitudine della vita contemporanea, solo nella televisione. Si eccepirà che ci sono le altre stazioni. Ma non è la stessa cosa. Il rapporto è fisico, sentimentale. Quanti, hanno difficoltà ad acquistare un quotidiano in un’edicola diversa dalla propria? Lo stesso è con il canale Tv, anche se si tratta di una relazione unidirezionale. E, d’altra parte, non è un’iperbole né una leggenda metropolitana che ci siano uomini e donne che hanno scelto di togliersi la vita quando è finita anche la loro soap opera o serie tv preferita.

In Grecia ci sono altri problemi che la trama di una telenovela o il vincitore un quiz show. Eppure, non è da escluderlo, la decisione di Samaras avrà delle conseguenze drammatiche sulle vite delle persone. Ancora una volta la Grecia si presta come cavia da laboratorio per un modello che potrà essere replicato negli altri paesi messi in ginocchio dalla crisi.

La polizia, alle 23:00 (10 minuti fa, mentre scrivo) ha silenziato il grande ripetitore di Ert. Come un becchino, ha calato il corpo della Tv di Stato, vecchia di 75 anni nel fondo del baratro. A seppellirla, Cloto, Lachesi e Atropo, la Troika delle tre Moire che tessono il filo dell’inevitabile destino greco.



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