Siamo particolarmente felici per lei e perché è stato uno dei primi articoli
A due anni di distanza è quindi un piacere per noi ripubblicare questo articolo
e quesa storia ricca di memoria, dentro gli scatti di Alessandra.
(a.m.)
La memoria per me non è in bianco e nero ma, anzi,
ha colori più forti e vivaci che mai
Dopo essermi innamorata del luogo e aver scattato in pellicola diapositiva ho pensato di usare la tecnica cross, una tecnica che rende i colori più acidi e saturi.
La motivazione sta nel concetto di memoria: per me non è in bianco e nero, ma anzi ha colori più forti e vivaci che mai.
Con lo stesso spirito ho trafugato gli oggetti fuori misura che si vedono nelle foto dei ritratti e li ho riportati a persone che avevano avuto negli anni in qualche modo a che fare con il luogo.
A quel punto ho riportato a nonna Giuseppina, che ci aveva lavorato e vissuto 25 anni,i rocchetti con la quale tesseva.. a Giovanni il martello gigante con la quale lavorava.. ad Armando una cassetta di attrezzi ..
Memoria dell’ abbandono sono tutti i luoghi del linificio, pubblicati nel libro fotografico omonimo per il Sistema Bibliotecario Est Milanese. Lo si può trovare in tutte le biblioteche del sistema e all’Art book di Milano.
Il sito di Alessandra Di Consoli
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