RED 2

Di Dean Parisot, con Bruce Willis, John Malkovich, Helen Mirren, Mary-Louis Parker, Katherine Zeta-Jones, Byung-Hun Lee, Antony Hopkins, Neil McDonough.
Uscita: 21 agosto

di Irene Merli

Proprio in questi giorni lo spionaggio non è mai sembrato così serio. L’analista militare Bradley Manning rischia 136 anni di carcere per avere passato video sui “collacteral murders” alla famigerata Wikileaks di Julian Assange. E il giovane Edward Snowden, un informatico dipendente della Cia, ha appena trovato asilo politico in Russia per aver rivelato l’esistenza di complicati sistemi di sorveglianza dell’intelligence Usa, assolutamente top secret, in grado di mettere sotto controllo anche gli alleati europei e i loro giornali.

Guerra fredda? Sembrava morta e sepolta, ma le rivolte turche hanno messo in serio imbarazzo le relazioni tra Putin e Obama.

 

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Un quadro alla Le Carré, ma terribilmente vero. E manco a farla apposta proprio ora, il 21 agosto, uscirà sugli schermi la più divertente satira dello spionaggio degli ultimi anni. Red 2, sequel di un inaspettato successo del 2010, è infatti l’ironica e brillante storia di un’improbabile squadra di agenti segreti in pensione, che nel corso del film capiranno, come è detto nello slogan del manifesto, che certe persone non possono riposare mai.

Proprio non se lo possono permettere. Perché nel mondo c’è un temibile ordigno nucleare che tutti cercano, nascosto ai tempi della Guerra Fredda da uno scienziato sepolto in manicomio dai servizi segreti inglesi…

Ma facciamo un passo indietro. Frank Moses (Bruce Willis) è un agente della Cia in pensione, che sta cercando di condurre una vita tranquilla con la fidanzata Sarah (Mary-Louise Parker). All’improvviso il suo vecchio compagno d’armi Marvin Boggs (John Malkovich) lo rintraccia per avvertirlo che un’ignota minaccia riemerge dal loro passato.

Qualcuno è riuscito a collegarli a un’operazione top secret della Guerra Fredda, chiamata Nighshade, e pochi istanti dopo inizieranno ad assalirli nemici di ogni genere: killer professionisti (Byung-Hun Lee), una micidiale tiratrice inglese amica d’antan (una sbalorditiva e autoironica Helen Mirren, che esordisce al telefono mentre sta sciogliendo corpi nell’acido), un funzionario governativo americano “deviato”, (Neil McDonough) una fascinosa spia russa che anni addietro ha avuto un flirt con Frank (Katherine Zeta Jones) e persino un terrorista vestito come James Joyce e amante dei vini pregiati.

Se poi si aggiunge che lo scienziato inventore dell’arma letale a cui tra Londra, Parigi e Mosca tutti danno la caccia è Anthony Hopkins (qui finalmente divertito dalla parte) il cocktail della spy-story è pronto esplodere.

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Ma Red 2 ci soprende in modo piacevole perché azione e ironia vanno di pari passo in ogni scena. I dialoghi riescono a far ridere come nelle migliori commedie della Hollywood anni Trenta (si veda il successo che sta avendo nelle sale “To be or no to be” di Ernst Lubitsch). Inseguimenti, agguati, sparatorie, esplosioni e combattimenti sono spettacolari ma comici anch’essi perché sempre esagerati, sopra le righe. E il rapporto tra Frank e Sarah, l’uno ansioso di proteggerla dalla sua professione e l’altra pronta a tutto pur di far parte della sua “squadra”, sembra ispirato a quello visto in tanti film di Spencer Tracy e Katherine Hepburn.

Del resto, se per salvare il mondo si mettono insieme una “dame” come Helen Mirren, un cavaliere come “sir” Hopkins e un cast di star americane pluripremiate, il risultato sono quasi due ore che passano in volo.

Facendoci dimenticare di Manney, Snowden, dello Zio Sam e magari anche del signor B. per 116 preziosi minuti.



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