Tre storie. Adair, Luca, Vanessa

di Max Cignarelli

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Ricardo Adair Coronel Robles ha vinto la sua battaglia: vedersi riconoscere il diritto a decidere e agestire la propria vita.

La Corte suprema del Messico ha accolto il ricorso del giovane di 25 anni, con sindrome di Asperger, sull’interdizione dall’esercizio dei diritti giuridici che gli fu imposta nel 2008. Una battaglia difficile ma che segna uno spartiacque per le persone con Sindrome di Asperger nel paese. “I giudici gli hanno dato ragione e riconosciuto che, d’ora in poi, dovrà essere ascoltato quando si prendano decisioni sulla sua vita. E in alcuni casi, lui stesso potrà scegliere da solo”, sottolinea il quotidiano messicano El Universal. La sentenza della Corte Suprema stabilisce infatti che lo stato di interdizione debba essere proporzionale al grado di disabilità, e quindi definita caso per caso.

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La battaglia ora è nelle mani del settimo municipio: il caso di Luca, un ragazzino disabile in carrozzina che frequenta una scuola media di Roma, sta bel fatto che non riesce ad accedere alla mensa scolastica perché ci sono i gradini.
Fino all’anno scorso mangiava in classe da solo o con gli amici che, a turno, mangiavano con lui e gli facevano compagnia. Quest’anno un assistente se lo mette sulle spalle per portarlo in mensa. Chiamerei questo articolo ‘La guerra per il cibo’, un titolo a effetto, proprio per sottolineare la gravità del fatto. Anche mangiare e condividere con gli altri uno dei momenti piu importanti della giornata, per un disabile in carrozzina, diventa motivo di stress e di umiliazione.

Non si sa ancora neanche se a Luca verranno date risposte perché le risorse scarseggiano. Secondo l’XI “Rapporto Sicurezza a scuola 2013”, recentemente presentato da Cittadinanzattiva, le barriere architettoniche tardano a scomparire dalle scuole: se ne trovano infatti all’ingresso (27%), nei laboratori (19%), nelle palestre (18%), nei cortili (15%) e perfino in molte aule (13). Per quanto riguarda, in particolare, le mense, il 17% di queste non è attrezzato per accogliere gli studenti con disabilità. Per monitorare il fenomeno e anche realizzare alcuni interventi, laddove le istituzioni competenti non arrivano, Cittadinanzattiva e Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) hanno lanciato, nel marzo scorso, il progetto “Assente ingiustificato”: una campagna sull’accesso e la qualità della vita degli studenti con disabilità.Sulla base dei dati rilevati, è stata avviata la seconda fase di studio e analisi e, tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, saranno realizzati alcuni interventi di abbattimento delle barriere e di donazione alle scuole dei sussidi didattici. Sul blog del progetto, sono raccolte le storie e le segnalazioni che arrivano dalle scuole italiane, a testimoniare quante siano ancora le barriere da abbattere e le situazioni da risolvere in tutta Italia.

 

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Non basta piu di un mese per sostituire la scheda dell’ascensore rotto dell’istituto Pontormo di Empoli, dove Vanessa, una ragazza di 18 anni, va a studiare. La provincia non ha ancora mandato i tecnici, così mamma Lara ogni mattina deve farsi 40 metri di ripida salita con la carrozzina della figlia per arrivare in classe. Nonostante l’incazzatura e le raccomandazioni di mamma e figlia per far aggiustare al piu presto quel benedetto ascensore , niente per ora, si muove.



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