Wake up call

L’illustratore e artista britannico Steve Cutts ha realizzato un video per sensibilizzare ai costi sociali e ambientali dell’obsolescenza programmata. 

di Redazione

.

 

27 febbraio 2014 – Avete presente quando, di punto in bianco, il cellulare smette di funzionare e ci si trova costretti a comprarne uno nuovo? O quando scoprite che il pezzo di ricambio per far ripartire la vostra lavatrice costa più che comprarne una nuova di zecca? Potrebbe trattarsi di un caso di obsolescenza programmata, ovvero, potrebbe darsi che quel prodotto tecnologico sia stato progettato proprio per smettere di funzionare senza alcun motivo apparente. Ovviamente, a garanzia scaduta.

L’“obsolescenza programmata”, o “pianificata”, è, secondo la definizione che ne dà Wikipedia, “una politica volta a definire il ciclo vitale di un prodotto in modo da renderne la vita utile limitata a un periodo prefissato. Il prodotto diventa così inservibile dopo un certo tempo, oppure semplicemente “fuori moda”, in modo da giustificare l’entrata nel mercato di un modello nuovo”.

In pratica, come ha dimostrato un recente studio commissionato dai Verdi tedeschi, molti elettrodomestici di uso quotidiano vengono programmati dai produttori stessi per rompersi velocemente. Utilizzando intenzionalmente materiali scadenti o direttamente inserendo nei prodotti dei “punti deboli”, a guisa di piccoli sabotaggi, le aziende si assicurano che il loro prodotto non duri troppo, così che il consumatore sia presto indotto a riacquistarne uno prodotto, e così via.

Insomma, la domanda di prodotti viene tenuta artificiosamente alta attraverso un inganno, che non solo è nocivo nei confronti del consumatore ma danneggia soprattutto l’ambiente e la collettività. L’usura precoce, come viene chiamata, implica infatti un enorme spreco di risorse naturali – soprattutto, per quanto riguarda le apparecchiature elettroniche, di metalli rari e preziosi, quindi delle opere di estrazione – e un aumento vertiginoso dei rifiuti. Il video di Steve Cutts, realizzato per la campagna “Wake up call” della Gaia Foundation, insiste in particolar modo su questo aspetto, invitando a considerare il reale prezzo – non solo economico ma anche sociale e ambientale – del nostro smartphone.

 

the-costs-05

 

Per saperne di più sull’obsolescenza programmata:

 

Serge Latouche, il teorico della decrescita, ha dedicato al tema il suo ultimo libro, Usa e Getta. Le follie dell’obsolescenza programmata, Bollati e Boringhieri, 2013.

 

La regista spagnola Cosima Dannoritzer ha realizzato il documentario Comprar, tirar, comprar – La historia segreta de la obsolescencia programada, visibile a questo link con i sottotitoli in italiano.

 

 

 

 

 

 

 

 



Lascia un commento