E noi ve lo diciamo

Un documentario sul tifo e le tifoserie negli stadi. Un viaggio per l’Italia alla scoperta di un fenomeno vecchio come il gioco del calcio

 

da Distribuzioni dal Basso

 

15 maggio 2014 – Chi sono gli Ultras? Aggregazione sociale? Sottoculture giovanili? Teppisti? Violenti? La società civile è impegnata da quarant’anni a dare una risposta a questo fenomeno. E noi ve lo diciamo racconta il movimento ultras dall’interno; uno sguardo sul reale attraverso le voci, le esperienze e i ricordi degli ultras italiani.

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Gianluca Marcon, regista alessandrino da più di dieci anni di stanza sotto le Due Torri bolognesi, ha voluto andare oltre, per una volta ha dato la parola agli ultras e nel suo documento, ha raccolto voci e storie dalle curve restituendo l’affresco di un mondo variegato e contraddittorio, non semplice da definire.
Da Torino a Matera, da Vicenza a Bari il documentario racconta la dimensione ultras e ripercorre la loro storia, dalla nascita dei gruppi ultrà alle contaminazioni con le culture giovanili e i movimenti politici; i gemellaggi e le rivalità, le trasferte e l’aggregazione, i rapporti con le società calcistiche e il nuovo decreto legge, il legame con la violenza e la repressione.

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Riflessioni dell’autore dopo gli ultimi fatti dell’Olimpico
A volte, per fare un documentario, ci vogliono degli anni, bisogna studiare, leggere dei libri, conoscere le persone, passare del tempo con loro, provare a capire certe dinamiche. In questo momento storico, viene da chiedersi, le istituzioni, hanno fatto/fanno/faranno altrettanto, quando si presenta un problema nel mondo del calcio e in particolare nel mondo ultras? Come agiscono per risolverlo? S’informano? Dialogano? Provano a conoscere meglio quelli sui quali cadranno le loro decisioni? Da ormai più di quarant’anni ascoltiamo le voci delle istituzioni promettere “con questo provvedimento risolveremo le cose”, ma ad oggi – Aprile 2014 – nulla è cambiato, neanche le loro risposte al problema. Quello che sembra di percepire, osservando gli eventi più recenti, è che fa più scalpore, fa più rumore un ragazzo a cavalcioni su una rete, rispetto ad un ex Ministro degli Interni arrestato dall’Antimafia, e questo dice molto, se non tutto, sulla nostra società cosiddetta civile.

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