Corruzione

La rubrica Lessico, questa settimana, è dedicata alla parola Corruzione. Viaggio multimediale nel sistema che affossa le economie del mondo

a cura di Christian Elia e della Q Code crew

10 giugno 2014 – “La società va trattata tenendo conto che è composta di persone sensibili alla corruzione, al disprezzo, all’adulazione. Usando queste tre leve non dovrebbe essere difficile dominarla”, scriveva Ennio Flaiano, nel Taccuino del marziano, testo del 1960, pubblicato postumo nel 1974.

La rubrica Lessico , un vocabolario multimediale per il futuro, è dedicato  questa settimana alla parola Corruzione, dopo che il MOSE di Venezia e l’EXPO di Milano, ancora una volta, sembrano sprofondare l’Italia in un gorgo tra malaffare, politica collusa e appropriazione indebita. Come se fosse un male incurabile.

Per l’Italia il capolavoro di Francesco Rosi, il film Le mani sulla città, dove il boom economico veniva mostrato nel suo lato oscuro, quello degli appetiti famelici dei palazzinari, pronti a trovare sponda (se non un seggio) nella politica. L’Atlante della corruzione, testo di Alberto Vannucci, che ripercorre la storia dell’Italia attraverso i suoi scandali, e infine il lavoro di Roberto Maggioni e Livio Senigalliesi, testo e foto, per Q Code Magazine, sull’Expo a Milano.

Ma non solo in Italia si soffoca di corruzione. Un multimedia del Pais racconta Il caso Gurtel, un ginepraio di prove contro il Partito Popolare e un sistemico gorgo di collusioni tra politica e affari, passando per il lavoro di OCCRP, centro di giornalismo investigatitivi che si occupa di Balcani e Asia Centrale, fino al documentario di al-Jazeera How to rob Africa, sul sacco del continente nero. Buona lettura.

 

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