Sempre nel nome di Charlie

Un concorso per ricordare l’attentato al giornale francese premierà a fine febbraio la migliore vignetta che «non offenda il decoro pubblico e la religione»

Mentre in alcuni Paesi a maggioranza musulmana continuano le proteste di piazza contro le nuove vignette pubblicate da Charlie Hebdo nel primo numero uscito dopo il tragico attentato del 7 gennaio, le iniziative in ricordo dei terribili fatti di Parigi si moltiplicano, anche in Italia.

In questi pochi giorni abbiamo assistito alla pubblicazione da parte di una testata nazionale di un libro in favore del settimanale francese realizzato con delle vignette per le quali, in alcuni casi, nemmeno è stata chiesta l’autorizzazione agli autori che le avevano condivise sui social network. Oppure abbiamo saputo di interrogazioni parlamentari per l’affissione delle vignette di Charlie Hebdo in una scuola di Faenza.

Poi, come spesso accade in questi casi, si sono iniziati a intitolare premi e concorsi al giornale colpito. E qui tutto si gioca su chi si fa venire l’idea più velocemente degli altri, chi sa cogliere il momento più rapidamente possibile.

Per chi fosse interessato, per esempio, già da già cinque giorni (e fino al 13 febbraio 2015), è possibile partecipare al “Premio Internazionale Carnevale in Satira: Je Suis Charlie” promosso dall’agenzia del Turismo di Manfredonia, che ha sede in piazza della Libertà. Il concorso è stato organizzato per il Carnevale di Manfredonia (nella foto sotto, l’home page del sito con la notizia), patrocinato, tra gli altri, da Regione Puglia e Provincia di Foggia.

manfredonia

Tutto coerente, proprio come vuole il marketing territoriale, no? Coi tempi ci siamo, è un fatto appena successo, ha rilevanza internazionale, l’iniziativa si inserisce all’interno di una manifestazione importante arrivato alla sessantaduesima edizione e c’è persino la sede in piazza della Libertà. Senza contare poi l’accostamento tra la satira, le vignette (dal francese vignette, dimimunutivo di vigne e cioè «vigna», tralci di vite) e il carnevale (dall’espressione latina carnem levare «toglier la carne»). Insomma, tutti gli ingredienti giusti.

Regolamento: le vignette realizzate, in formato A4, devono essere di chiaro carattere satirico a tema Carnevalesco. Non saranno accettate vignette che offendano il decoro pubblico e la religione.

Pausa (e per chi volesse saperne di più c’è il regolamento completo).

E c’è da aspettare fino al 28 febbraio per vedere la vignetta vincitrice in ricordo dei fatti di Parigi che «non offenda il decoro pubblico e la religione». Tutto nel nome di Charlie. Fino a negarlo Charlie, a farlo morire, di nuovo, ancora. Per dio.

 

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