Una radio in valigia

Uno zaino, un carrello, un pannello fotovoltaico: ecco l’unità radio mobile

Nel 1944 fu un carrello legato a una bicicletta a trasportare la radio mobile utilizzata dal cronista Amerigo Gomez per raccontare dal vivo la Liberazione di Firenze dal nazifascismo.Nel 2010, a seguito del devastante terremoto ad Haiti, la rete di informazione e comunicazione con le popolazioni colpite dalla catastrofe fu ripristinata anche grazie alle speciali unità radiofoniche inviate dall’Olanda e dotate di pannelli solari. Precedenti illustri per la “valigia radio” che l’agenzia Amisnet intende costruire e finanziare attraverso un crowdfunding.

“Più che raccontare le emergenze – spiegano – la nostra valigia radio vorrebbe lavorare per prevenirle, favorendo autentici spazi di informazione, comunicazione e confronto, ma anche realizzando laboratori e incontri con scuole e associazioni”.

Il progetto pubblicato su “Produzioni dal basso” è quello di una radio itinerante compatta e leggera, da poter portare in uno zaino, che può allo stesso tempo diventare sacca per la bici o essere agganciato a un carrello della spesa.

Si sente meglio quando si muove

“Che si tratti di un mercatino contadino o di una baraccopoli in mezzo alla città, o ancora del vagone di un treno” – spiega la pagina del crowdfunding – “la radio in valigia può essere montata rapidamente e aprire insospettabili spazi di comunicazione e informazione.

“Non è la stessa cosa parlare di sfruttamento da dentro uno studio o dal Gran Ghetto di Rignano Garganico, realizzando la trasmissione insieme ai braccianti che lo abitano. La musica cambia anche quando la puntata sui trasporti si svolge sul regionale Isernia-Roma delle 6 e 45 e quella sui prezzi raccoglie voci e pensieri dai mercati in piazza.”

AmisNet è un’agenzia radiofonica con sede a Roma. Nel 2001 Amisnet è stata tra i promotori di Radio Gap, la radio in diretta dal G8 di Genova, sgomberata dalla polizia in contemporanea all’irruzione alla scuola Diaz. Dal 2012 promuove Radio Ghetto, una radio stagionale e multilingue realizzata ogni estate durante la stagione dei pomodori insieme ai braccianti del Gran Ghetto di Foggia.

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