Veda, on. Santanché…

Una giornalista albanese risponde a chi chiede di affondare i barconi, citando l’Albania

di Doriana Metollari

I privilegi di pochi non possono essere concessi a tutti, non è cosi? Ma come si dice, bisogna darci una scossa prima di mettersi di nuovo in cammino e forse è arrivato il momento di farlo.
Veda, onorevole Santanchè, ora questo benedetto mondo sta per essere trasformato, in qualcosa che fa soffrire prima che arrivi la guarigione, soprattutto quelli che stanno soffocando. Si chiama potere e non so perché lei mi fa pensare alla parte più superficiale di questo mondo, quando parla dei migranti.

Ma non è questo il vero problema. Per quanto possono valere le sue dichiarazioni, quando dice: “Bisogna affondare i barconi come abbiamo fatto con gli albanesi”; si tratta solo della rabbia di una persona che non è in grado di vedere il vero problema.

Lei lo tratta con una superficialità che non merita molto più dell’indifferenza, non lo affronta con la responsabilità che il potere che le é stato concesso le permetterebbe. Mi domando se i media hanno capito cosa è veramente nell’interesse pubblico quando hanno riportato le sue dichiarazioni. Ma veramente sono i barconi il vero problema dell’Italia e del mondo? O volete farci credere che lo sia?
Si sbaglia.

Ma come detto, non è questo il punto. Lei non è in grado di percepire quella piccola luce che viene da una consapevolezza profonda del fatto che la vita non è un privilegio, ma un diritto, e questo diritto appartiene a tutti. La prego, non mi venga a dire che non c’è un problema più grave di quello dei migranti alla base di tutto.

Ci sono mille altri modi per affrontare il problema dei migranti, ma non questo. In fondo lei è un esempio tipico di come i privilegi di pochi tolgono l’anima a questo mondo che più di tutto deve imparare anche a dare, non solo ricevere.

Ora pensate di spostare l’attenzione dal vero problema che ha il suo paese, cosi come anche l’Europa. Sapete che il problema non scomparirà, se affondate i barconi, ma preferite ancora tenere in vita un malato in fin di vita, perché volete godere ancora dei vostri privilegi.

La vita non è un privilegio e, a quanto pare, nessuno chiederà più il permesso di avere questo diritto. E non si tratta di “casa sua” o “casa loro”. Se ne sono accorti tutti, anche i paesi che fino ad ora e ancora tranquillamente vengono derubati o sfruttati fino all’osso. Lei non ha capito che il mondo si sta svegliando?

L’Italia non soffre per via dei barconi. L’Italia, e il mondo, soffrono per via di un’economia che ha concesso troppo a troppo pochi, e ha speculato fino a far esplodere l’economia, indebitando la gente e cercando a tutti i costi di indebitarli ancora di più.

Ma lei realmente ci vuole far credere che il problema dell’Italia sono i migranti, con una crisi finanziaria di queste proporzioni, un debito pubblico alle stelle, con i privilegi che gente come lei non vuole perdere per aiutare i suoi italiani?

Si sbaglia se pensa che affondare i barconi darà un futuro più sereno all’Italia. Forse rinunciare a un pò dai soldi che perdete evadendo dalle tasse si, questo aiuterebbe. Ma gente come voi non lo farà, vero? Quanta superficialità!

Il silenzio non fa cambiare le cose. Quelli che pensano a un’altra via oltre all’estremismo, hanno il dovere di farsi sentire. Quelli che pensano che sfogarsi sui più deboli non fa altro che manipolare per nascondere il vero problema, devono parlare ad alta voce.

E ci sono tante persone che vogliono sollevare l’anima oltre il potere. In molti sono ancora disposti a cercare le soluzioni dei problemi prima di affondarli nel mare. Solo che sono troppo occupati a vivere nel quotidiano, a pagare i debiti e le tasse che il governo non fa altro che aumentare, anche se forse presto capiranno che stare sulla terra ferma non li farà sentire per niente in salvo.