Dig Award, giornalismi coraggiosi

Q Code Mag è stato fin dall’inizio un grande sostenitore di questa nuova esperienza che ha radici importanti e profonde. E siamo contenti di collaborare a questa prima edizione.

Dig Award è un nuovo metodo di organizzare e concepire un premio giornalistico, forte però di grandi esperienze maturate dal Premio Ilaria Alpi, che per volere della madre di Ilaria ha visto la sua conclusione dopo tanti anni di appassionate edizioni. Lo spirito vive dentro il nuovo premio, che nello stesso tempo rinasce in una veste differente e con categorie e premi diversi dal passato.
Un nuovo nome, grande attenzione alla formazione, una possibilità di vedere finanziata la propia inchiesta che abbia un focus sull’ Italia con 20mila euro.

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Non cambia la ricerca del giornalismo più coraggioso, quello che si oppone alla deriva della disinformazione per overdose di notizie, per mancanza di controllo delle fonti, per tempi brevi mangiaclick. Qui si parla di qualità e di contenuti ad alto tasso di professionalità.

Matteo Scanni è il Presidente dell’associazione Dig: ha costruito insieme alle figure storiche – Sara Paci, Barbara Bastianelli sono fra loro – un parterre di giurati da far invidia ai grandi circuiti giornalistici internazionali: Gunter Wallraff presidente della Giuria sarà accompagnato nelle sue scelte da Aalexandre Brachet, produttore e CEO di Upian, tra i principali player mondiali nella realizzazione di web documentari e prodotti multimediali; Toni Capuozzo, giornalista freelance, storico inviato di guerra, oggi cura la rubrica Mezzi Toni su Tgcom24; Riccardo Chiattelli, direttore del canale televisivo laeffe; Corrado Formigli, autore e conduttore del talk show di approfondimento Piazza Pulita (La7); Monica Maggioni, già inviata di guerra, direttore di RaiNews24 e rainews.it; Lee Marshall, esperto di cinema e viaggi, scrive tra gli altri per Internazionale, The Daily Telegraph e The Sunday Telegraph; Marco Nassivera, direttore dell’informazione della tv franco-tedesca Arte; Alberto Nerazzini, giornalista e documentarista freelance, a lungo inviato per programmi di culto Rai come Sciuscià, Il Raggio Verde, Anno Zero e Report; Juliana Ruhfus, lavora per Al Jazeera e produce documentari e reporting da ogni angolo del pianeta; Andrea Scrosati, vicepresidente di Sky Italia; Margo Smit, direttore dell’associazione olandese-fiamminga di giornalisti investigativi VVOJ; Kevin Sutcliffe, responsabile delle news di Vice Europa.

Le date: dal 4 al 6 settembre a Riccione, con un corollario di iniziative speciali che accompagneranno i visitatori e i partecipanti. Formazione, parola chiave per un buon giornalismo da esercitare e tramandare, presentazioni di nuove realtà, serate speciali. Leggiamo dal sito: le lezioni, anche in lingua inglese e a numero chiuso, si concentrano in particolare sugli aspetti operativi dell’inchiesta: tecniche dell’intervista, ricerca delle fonti, costruzione del pezzo, data journalism, web mining avanzato, Osint, uso avanzato dei microfoni e della telecamera, smart social media.

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C’è una importante cifra che viene messa in palio da Dig Award per i progetto d’inchiesta giornalistica video aventi l’Italia come oggetto d’indagine: 20 mila euro per chi sarà il vincitore della presentazione con pitching e teaser, in lingua inglese, per il miglior progetto di inchiesta. Il bando prevede anche il cross-media e video reporting.

Tutte le info le trovate qui: http://www.associazionedig.org/bando-di-concorso