La notte in cui ha perso la politica

La pancia della balena piano piano si svuota e restiamo in pochi, chi chiude il pezzo, chi fa le ultime dirette televisive, chi invia le foto della conferenza post eurogruppo.

da Bruxelles
Valerio Nicolosi

È stata una maratona infinita, da sabato mattina la grande macchina mediatica del mondo ha iniziato a muoversi nella pancia della balena parlando di Grecia, Grexit, debito, prestito ponte e tanti altri termini tecnici che però eludeva qualcosa di molto più importante e che è la vera chive di lettura di questa difficile e interminabile trattativa:La sovranità popolare del governo Greco.FB_IMG_1436813383018

La manovra prevede oltre a un prestito ponte da inviare in tempi brevissivimi ad Atene e che serve a dare respiro al sistema bancario greco, un prestito di circa 85 miliardi di Euro per un piano triennale.
Quello che resterà alla storia però sono e condizioni imposte ad Atene in cambio del prestito.
Riforma delle pensioni, riforma dell’IVA e del codice civile sono solo alcuni aspetti dietro cui si nasconde il passaggio dei poteri politici del governo Tsipras alla Troika e di conseguenza il commissariamento della Grecia da parte del grande capitale europeo e dei suoi cani da guardia.

La politica ha perso, il capitale ha vinto.

Purtroppo questa non è una novità in questa parte di mondo, da oltre 30 anni la politica fa passi indietro e lascia campo libero alla finanza e ai suoi interessi ma il referendum in Grecia per il “NO” all’austerità aveva aperto uno spiraglio come la discussione di Tsipras al parlamento europeo di qualche giorno fa aveva rimesso al centro del dibattito la politica, quella alta, quella che decide sulla cosa pubblica, sui beni comuni.
A parte il giustamente imbarazzato presidente Martin Schultz tutto il parlamento si è prestato a una discussione interessante, come forse non si era mai vista in Europa, conservatori inclusi.
Stanotte però si è consumato il delitto, la democrazia ha subito una delle peggiori sconfitte della sua storia.

Non basta il gesto di Tsipras di togliersi la giacca e dire:”se volete prendete anche questa”, segno che la Grecia non sapeva più cosa offrire, come non basta dire:”faremo pagare a chi non ha pagato fino ad ora”, perchè la resa è incondizionata e davvero a questo punto ogni prospettiva di cambiamento in Grecia come altrove è svanito.

L’unica cosa certa è che la Germania, la Finlandia e tutta l’ala intransigente che ha voluto infierire sulla carcassa di Tsipras, oggi ha aperto la strada per il trionfo in Grecia dei fascisti di Alba Dorata.
La pancia della balena, ossia la sala stampa del consiglio europeo, resta vuota.
Anche io mi avvio verso casa nonostante le gambe che tremano dalla stanchezza e le ossa rotte da questa trattativa.

Oggi la sinistra ha perso, ho perso anche io.

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