Milano, appunti di viaggio attraverso la notte

Camminare riduce l’immensità del mondo alle dimensioni del corpo. (Le Breton, Il mondo a piedi​)

di MARSALA*

L’11 di dicembre abbiamo organizzato, grazie a Dynamoscopio e al progetto Mercato Lorenteggio, una camminata notturna collettiva. Da Giambellino a Isola. Dalle otto alle otto. Dal Mercato di Lorenteggio a Piano Terra passando per la Darsena, le Colonne di San Lorenzo, piazza Affari, corso Garibaldi, corso Como e piazza Gae Aulenti. Un percorso istintivo, di cose che ci interessano e di necessità. Uno tra i mille percorsi che possono aprirsi in città. Ci troviamo, assieme ai partecipanti, al Mercato di Lorenteggio ed iniziamo a conoscerci, mangiamo insieme e definiamo i dettagli della camminata a partire da alcuni spunti suggeriti da noi.

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Perché vogliamo fare questa esplorazione? Lo chiediamo a noi stess* prima che agli altri. La città esercita su di noi un fascino strano già da molto tempo, forse perché per quanto cerchiamo di conoscerla, di districarne tutti gli aspetti, separare i dati, fare il punto su cos’è la città, arrivare ad avere almeno una certezza, la città ci sfugge, si afferma e si contraddice costantemente. Possiamo guardarla da fuori o starci dentro ma in entrambe le prospettive tutto sfugge, si confonde, si mescola: le persone, gli spazi, i loro rapporti, la notte e il girono, il lusso e il degrado. Forse allora c’è bisogno di momenti come questo, in cui fermarsi per poter camminare senza uno scopo ma con un senso.

Perché vogliamo fare questa esplorazione? Perché ciò che desideriamo sperimentare è anche un esperimento di esperienza.

Ci vengono in mente i discorsi che si fanno sempre su questa città. Milano, è grande, è una metropoli, tutto è lontano, troppo lontano, a piedi non ci arrivi, meglio se prendi i mezzi, usare la macchina, la bicicletta o al massimo i monopattini. Ci abbiamo creduto a questi discorsi perché il tempo è un bene prezioso e quindi bisogna muoversi in fretta, ottimizzare. Milano è grande ma non è imprendibile o incomprensibile, ci si può riappropriarsene con una semplice azione. Percorrendola il corpo ritrova una sua dimensione, crea un rapporto. Camminare è un esercizio fisico ed intellettuale allo stesso tempo. Camminare crea un tempo e uno spazio, un qui ed ora, un fluire lento in costante divenire e scoperta. Per questo usciamo dal Mercato di Lorenteggio l’11 dicembre a mezzanotte: per provare a mordere questa città sfuggente, per fermarla un istante permettendoci d’incontrarla anche solo per una notte.

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Poi c’è il gruppo, che è un altro corpo, un corpo di corpi. Anche il gruppo crea un suo specifico rapporto con la città: essere lì, in quel momento, con quelle persone, fa la differenza. Il gruppo ti protegge e ti dà forza, quasi spregiudicatezza, consentendoti di agire in un modo che da solo non faresti. Sembra quasi di essere uno stormo: si va, si torna, qualcuno si stacca per un momento, ci si dilata e ci si contrae come il battito del cuore. Non sempre abbiamo il tempo di fermarci quanto vorremmo, altre volte siamo costretti ad aspettare chi è rimasto indietro o rincorrere coloro che procedono poco più avanti. Questo movimento è prezioso, offre nuovi spunti e costringe ad un esercizio d’immediatezza: adesso o mai più.

Quando arriviamo in piazza Gae Aulenti sono le cinque del mattino; un ragazzo, appena uscito da uno dei locali che costellano la zona di Corso Como, ci chiede cosa ci facciamo lì a quell’ora. Eh già, cosa ci facciamo qui alle cinque del mattino? Perché non l’abbiamo fatta di giorno questa camminata?

Da quando Erika ha lanciato l’idea ci siamo chiest* perché di notte; e nonostante sentiamo che era la cosa giusta, l’unica cosa possibile, ancora non troviamo una spiegazione che ci convinca fino in fondo. È solo camminando che l’abbiamo capito: la notte ti proietta in una dimensione nuova, è come una lente d’ingrandimento: toglie tutto quello che è superfluo, ti aiuta a vedere proprio perché intorno tutto è buio, apparentemente immobile. La notte ti butta al centro della scena: tu e lei. È un viaggio nei resti della vita diurna, nell’involucro di un mondo assopito che si prepara per il nuovo giorno. E poi, in fondo, perché la notte fa un po’ paura.

A questa camminata ne seguiranno altre tre, una per stagione. Altri percorsi, altre persone, altre notti. Vi aspettiamo. Nel frattempo, buone camminate.

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INFO: http://www.mercatolorenteggio.it/index.php/2015/11/24/esplorazione-notturna-1/

MARSALA è un progetto di ricerca artistica nato nel 2013, dall’incontro tra Rita Maralla e Teresa Sala. L’obiettivo è indagare e ricercare i rapporti tra spazio, corpo e identità, avvalendosi di strumenti quali il video, l’installazione e la performance.

https://vimeo.com/marsala