La tratta di atleti dall’Africa all’Ue

Per Transparency international, ogni anno almeno 700 giovani camerunesi volano in Francia con la promessa, poi non mantenuta, di entrare in un club di professionisti.
Un mercato facilitato dalla corruzione delle federazioni

tratto da Redattore sociale

L’Africa continua ad essere un serbatoio di giovani atleti per i club europei e del nord America. Reclutatori senza scrupoli illudono migliaia promesse del calcio, dell’atletica e del basket, li convincono a partire verso il nord del Mondo, per poi scaricarli appena le loro prestazioni non sono all’altezza delle aspettative delle squadre.

Solo dal Camerun sono circa 700 ogni anno i giovani che arrivano in Francia sperando di realizzare il loro sogno. È quanto emerge dal Global Corruption Report sullo Sport realizzato da Transparency International.

I club europei riescono a muoversi nei Paesi africani grazie anche alla corruzione diffusa nelle organizzazioni sportive locali.

Casi di corruzione sono stati registrati, tra i vertici delle federazioni sportive, in Kenya, Zambia, Zimbabwe, Camerun, Nigeria, Ghana e Togo. Ma casi di corruzione vengono registrati costantemente anche in Asia, America Latina e, ovviamente, in Europa.

«Lo sport è un fenomeno globale che impegna miliardi di persone e genera un fatturato annuo di più di 145 miliardi di dollari – afferma Virginio Carnevali, Presidente di Transparency International Italia – Se la corruzione nello sport non è una novità, la recente pervasività di malgoverno e scandali, quali in FIFA e ancora più recenti nel mondo del tennis, rischia di minare la vera essenza dello sport e tutti i grandi vantaggi che lo sport adduce sia allo scenario economico e sociale dei territori, sia nell’impatto etico ed educativo sulle società civili».
 
L’immagine in apertura è una foto di AMISOM Public Information tratta da Flickr in CC