Fertile sarà il tuo arido, Gerusalemme

Una città, differenti linguaggi, mille racconti

di Isidora Tesic

Ho seminato sassi bianchi
tutto il giorno,
in un campo sordo
alle croci in cuore.

Sotto un cielo incolto
è pietra secca
anche l’ultimo
dei miei pianti.

A conta in mano aperta,
li ho lasciati,
in resa per ogni passo
che ho perduto.

Chiodi chiari, sono stati
strappo in ventre
che è per tutti,
in un tempo solo.

Ho seminato sassi bianchi
tutta la notte,
a sale sui tuoi cardini.

In rami di sangue
sono scesi
fino al centro della terra.

Intatti li ho sognati
a fondo delle anime a venire.

In gola lenta ho spento
un canto insonne,
che per nome chiama
i vuoti in suolo di non ritorno.

Breve ho chiesto l’attesa
dal tuo cielo,
che è madre
di mie promesse rivolte.

Ho seminato sassi bianchi
tutto il giorno.

E domani
sbocceranno.
Ai figli dei tuoi figli,
Gerusalemme.