Musica della settimana dal 24 al 29 Aprile
A cura di Gabriella Ballarini e Juri Bomparola
F(r)asi musicali del buio e della luce di Alessandro Macchia
Sono un bassista rock-punk, troppo complesso per me combattere in campi musicali così intricati.
Godiamo dell’articolo di Alessandro Macchia, che esprime magistralmente ciò che Manfrin comunica in musica.
Andiamo oltre la misera commemorazione di rito.
Non versiamo lacrime perché così deve essere.
Le lacrime son salate, tutte.
Evaporate, tocchiamo i cristalli del sale.
Non so se il pezzo sia inerente, per me è una dura prova.
Ma questo è il video. Prova comunque.
Luigi Manfrin, of course.
Mi ricordo…La resistenza di Andrea Cardoni
E contro ogni prefetto o assessore al quale venga in mente di vietarcelo, noi non smetteremo di cantare del fiore del partigiano, morto per la libertà!
Oggi in questa versione di Giorgio Gaber.
1986 – L’atomo al rogo di Giovanni Borrello
Ogni trent’anni decade. Un atomo saluta e muta, ricordandosi d’essere originario di Chernobyl.
Il danno procurato nel frattempo è incalcolabile, tuttavia calcolato.
Nel corpo e nelle menti. Tanto indotto è stato generato.
Siamo in attesa del momento in cui l’avanguardia scientifica e tecnologica sia imbrigliata e condotta sapientemente dall’Uomo.
Che la rugiada sia rugiada e basta, lo auspichiamo.
Trent’anni da Chernobyl li descrive oggi Giovanni Borrello,
I Kraftwerk undici anni prima del disastro nucleare sovietico avevano espresso un’idea.
Avanti, avantissimo.
Radioactivity.
L’Europa ai tempi dell’inter-rail di Nicolò Cesa
Era il 1977, Iggy Pop scriveva questa canzone che avrebbe poi pubblicato nell’album Lust for life, il suo secondo album. Era il 1972 e a qualcuno venne in mente di inventarsi il viaggio in treno per l’Europa, con un solo biglietto.
I am the passenger
I stay under glass
I look through my window so bright
I see the stars come out tonight
Ricordo quando pensavo che un giorno mi sarei messa in viaggio, su quei treni, attraversando confini e guardando attraverso finestrini. Rimase un sogno, bloccato in qualche malconcio cassetto.
Fortezza Britannia di Angelo Boccato
La fortezza è fragile.
La fortezza traballa.
La fortezza è vicina e lontana.
Farà male e dentro alla fortezza, ci nasconderemo.
Something happened on the day he died
Spirit rose a metre and stepped aside
Somebody else took his place, and bravely cried:
(I’m a blackstar, I’m a blackstar)
Cosa succede quando muore un angelo?
Pensione? You’re still young.