2016.04 #cliqtakeover by @onofrive su #instagram @qcodemag

Grazie mille a Laurence Chellali @laurence_chellali che ci ha regalato delle atmosfere uniche e rare, le sue foto hanno avuto grande successo e speriamo davvero abbiano contribuito a far conoscere il suo talento, ma purtroppo il suo #cliQtakeover #lostintranslation è finito e dalla Cina rientriamo in Italia.

di Leonardo Brogioni

@onofrive Veronica Onofri ci regala un viaggio sui mezzi pubblici genovesi: #Daily è un ritratto ravvicinato delle mille facce di Genova. Dalla festa dei lavoratori di oggi domenica 1 maggio fino a sabato prossimo, in direzione ostinata e contraria, vi aspettiamo su Instagram @qcodemag

VERO

Veronica Onofri si è laureata in Scienze Politiche all’Università di Genova.

Da sempre appassionata di fotografia inizia però a dedicarcisi solo a 34 anni quando, cercando informazioni su NY per una vacanza, scopre un workshop di una settimana nella grande mela con Stefano De Luigi. Da allora ha continuato a studiare fotogiornalismo, frequentando diversi corsi in Italia e all’estero.

E’ Presidente dell’Associazione La Settimanale che organizza ogni anno a Genova nel mese di Maggio importanti eventi legati alla fotografia.

Da qualche anno ha scoperto le potenzialità della mobile photography che considera un modo molto diretto e puro di documentare.

 

Cosa ti piace di Instagram e perché lo utilizzi volentieri?

Instagram per me è stata una grande scoperta. Ogni fotografo si sente a proprio agio con la macchina fotografica che meglio riesce a soddisfare il proprio modo di raccontare. Sicuramente per me lo smartphone è uno dei mezzi con cui meglio riesco ad esprimere la mia personalità fotografica. Trovo che paradossalmente, nonostante sia il mezzo più contemporaneo di fare foto sia anche quello che più è in grado di riportare ad un modo di scattare primordiale, in cui ci si concentra molto sul contenuto, sull’emozione e meno sulla tecnica. Instagram poi ti permette di fare una veloce post produzione e in un attimo condividere una storia o un’immagine con tutti.

 

Cosa vedremo in questa settimana di #cliQtakeover, che hai intitolato “#Daily”?

Io lavoro da anni per una cooperativa sociale ed ogni mattina faccio lunghi viaggi in autobus. Osservare tutte quelle persone nella loro quotidianità e immaginare le storie dietro quei volti mi ha permesso di trasformare l’ordinario in straordinario. Credo che la fotografia abbia anche questo grande potere.

Un giorno leggendo un libero di Scianna trovai questa citazione di Jouhandeau che ho subito ritenuto perfetta per descrivere il mio lavoro sugli autobus “#Daily”:

“Se andassero persi, per chissà quale nuovo, apocalittico incendio di una universale biblioteca di Alessandria, tutti i romanzi mai scritti, basterebbe comprare un biglietto della metropolitana e guardare in faccia i passeggieri. A partire da quei volti si potrebbe ricominciare a scrivere e leggere tutta la storia della letteratura”