La settimana, in musica

Musica della settimana dal 30 Aprile al 6 Maggio

A cura di Gabriella Ballarini e Juri Bomparola

2016.04 #cliqtakeover by @onofrive su #instagram @qcodemag di Leonardo Brogioni

Meravigliosi ritratti di Veronica Onofri.
Gente.
Insegnateci a volare, dentro la città.

Diario elettorale laburista: la sfida di Khan e Bartoletti /1 di Angelo Boccato

Breve e incombente l’appello.
Londra sta chiamando, qualcuno dovrà rispondere, per forza!
Interessante stralcio di vita politica londinese quello che ci riporta Angelo Boccato.
Da leggere per sapere quel che a Londra accade come sta per accadere a Milano, per esempio.
Clash in sottofondo, of course.

Guerre in Siria, Iraq e Palestina: ecco perché la religione non c’entra di Enrico Bartolomei ed Estella Carpi, tratto da fanpage

Ero una ragazzetta di un paesino ligure, il 1991, c’era un negozietto dove vendevano le cassette, quelle di plastica, piccole, che tu le infilavi in un mangiacassette e io ne avevo uno piccolo e colorato con le cuffie di spugna di due colori.
Perdere la religione, perdere la ragione, perdere i pezzi: la guerra lo fa.
Il video di questa canzone è un affresco, l’articolo di Estella ed Enrico, anche. Il diverso che diventa me, io che sto nell’angolo.

Dalle banlieue della Francia agli ospedali in Afghanistan di Paolo Riva

E’ vero, i Debout sur le zinc sono il mio gruppo preferito e questa canzone è struggente e quando ho letto il bellissimo pezzo di Paolo Riva ho pensato: vorrei che questa non fosse una lettera perduta.
“…Quel siècle est-il à ta montre
As-tu seulement vu passer mon absence et mes monstres
Saigne-tu encore
Tu parles si peu ici fais-moi signe au réel
J’ai des rêves au bout des doigts
Des clefs pour libérer nos voeux secrets
Des odes et des symphonies mais pas l’envie
De claquer des doigts pour une autre que toi…”

Braccio di ferro sul TTIP di Clara Capelli

Non sono certo del motivo per cui leggendo l’articolo di Clara Capelli mi è tornato alla memoria un brano dei G’n’R che da anni non ascoltavo. Credo di conoscerlo, questo motivo, timoroso di andare un po’ troppo oltre le righe. Clara rimanda alle guerre commerciali del Seicento e io, andando a ritroso, vengo fermato ben prima. Resisto e continuo il viaggio immaginario verso il passato. Continuo a fermarmi, al Seicento non riesco ad arrivare. Iraq, Kwait, Vietnam. Parliamo di USA e mi pare emblematica la guerra di secessione, conosciuta ormai da tutti come “guerra civile degli Stati Uniti d’America”. Yankees e Dixies si ammazzavano vicendevolmente per interessi che andavano oltre gli ideali altissimi della libertà e dell’uguaglianza degli uomini. Cornici politiche differenti, a volte diametralmente opposte.
Apparenze.
Diversi megafoni di propaganda, proclami di ogni stampo per giustificare un conflitto sociale o propriamente bellico.
Tirando le somme il fine utlimo è sempre stato il soldo.
Difficile credere che in così poco tempo tutto sia cambiato.
Il TTIP forse (e sottolineo il forse!) esiste anche per riflettere, per informarci, per indignarci qualora fosse il caso di farlo.
Si sono nascoste ignobili guerre dietro leggere bandiere ideologiche.
Oggi si sventolano labili ideali di pace e aggregazione per celare ricatti economici.
Forse. Non so se il mio pensiero sia pertinente, ma credo che una guerra si possa dichiarare anche senza utilizzare le armi.
Il conflitto è globale, quando il più forte impone la pace che gli conviene.
A farne le spese, dal Seicento a oggi, rimane la maggioranza ignara e debole.
È una sorta di guerra civile anche questa, transatlantica.
“What’s so civil ‘bout war anyway?”

Al di là delle montagne di Irene Merli

Yoshihiro Hanno io non lo conoscevo, musicista giapponese autore dell’intera colonna sonora del film. Irene, come sempre, ci prende per mano e queste melodie, malinconicamente, ci abbracciano e ci consolano.

La matita di Enrico Natoli


Verita’ dove sei
volonta’ resta mia
realta’ cambiero’
e tutti assieme cercare tenerci per mano
vivere come e’ vissuto mio padre e mia madre
Queste parole de “Le orme” ricamano una macabra assonanza con il presente. Era il 1977 e l’album si intitolava “Storia o leggenda”.