Ancora una volta

Q Code Mag compie tre anni. E ringrazia tutti, rilanciando con una raccolta fondi per l’editoria digitale

di Angelo Miotto e Christian Elia

Magari non ci crederete, ma tre anni fa, neanche noi eravamo convinti di fare tanta strada.
Pensateci un attimo: fondare un giornale, pubblicarlo ogni mattina, per tre anni.

Fanno 1.095 home page, per un totale di 4.380 articoli. Ecco, qualcuno li ha scritti, qualcuno li ha passati, impaginati, chiesti e ricevuti, spediti e concordati, discussi e corredati.
E poi le foto, i video, gli audio, i multimedia.

E poi, da tre anni, ogni mattina qualcuno li pubblica sulla nostra pagina Facebook (e ormai siete circa 10.500 persone a seguirla), e poi su Twitter. E c’è chi organizza i Q Code Cafè, chi cura il progetto Q Code Town, le collaborazioni con Codici e Polifemo fotografia, con i siti partner (su tutti Osservatorio Balcani Caucaso e Osservatorio Iraq – Medio Oriente e Nord Africa).

E poi ci sono i festival: Mantova, Perugia, DIG, LetterAltura, OltrEconomiam il Festival dei Diritti Umani di Milano e tanti altri. E poi ci sono le serate, con gli amici di Les Mots a Milano, o con altri. Mentre qualcuno disegna le vigne e bada al sito, e qualcun altro cerca le mini bio degli autori, in giro per il web, scrivendo pure un pezzo.

No, non credevamo di riuscire a fare tanto. E non ci fermiamo. Prima arriva CliqTakeOver, ora Cliq, e anche sulla fotografia non ci fermiamo. Per non parlare delle rubriche, dei blog. E ci siamo inventati pure una narrazione collettiva, su Gerusalemme, e altre ne verranno.

Ecco, noi siam qui a dirvi grazie. A voi che ci leggete, prima di tutto. Perché sarebbe tutto vano se, in giro per l’Italia e per la rete, ogni giorno non ricevessimo attestati di stima. Non sarebbe facile, tutti dietro a un lavoro che ci permetta di pagare affitti e bollette, mettere la nostra professionalità e la nostra passione in questo lavoro. Da volontari.

E a dire grazie a tutti quelli che hanno creduto in noi, mettendo in questo giornale quel che possono: un articolo, un’idea, un contatto, un sorriso o una bevuta in compagnia. Perché il rischio di sentirci soli c’era. Eccome.

Ma soli non ci siamo mai sentiti. Lo abbiamo voluto sempre interpretare come un invito a non mollare, ad andare avanti, a credere ancora in un giornalismo lento, che approfondisce, che non scambia il narrativo con la fiction, che usa tutti i linguaggi possibili per raccontare le storie. E non esiste una storia che non merita di essere raccontata.

Ecco, dopo tre anni, siamo ancora qui. E non ci fermeremo. Finché voi siete con noi.

E oggi siamo qui, a chiedervi una mano, per i nostri ebook. Poche migliaia di euro ci permettono di coronare un altro sogno, quelli dei prodotti digitali. E diventeremo l’editore che non dovrebbe esserci, ma c’è. Come siamo il giornale che non dovrebbe esserci, ma c’è.

Non solo, per lavori così lunghi e complessi, ci permettono di dare un minimo di retribuzione agli autori. Per esser chiari: non cambierà nulla nella vita di nessuno di noi. Volontari siamo, per Q Code, volontari restiamo. Ma è un segnale importante. Per noi, per gli autori e per darsi ogni giorno un obiettivo nuovo.

Siamo già partiti: un gran lavoro sul Parkinson di Giulia Bondi e Germana Lavagna, un viaggio nel cuore di Cuba, di Antonio Marafioti, con Cora Ranci, e la prefazione di Gianni Mura. Con le splendide copertine di Enrico Natoli.

Verranno uno speciale sulla Siria, sul Brexit, sugli Stati Uniti d’America, sulla boxe, sui movimenti di resistenza e molto altro ancora.

Però non possiamo fare tutto in casa e, quindi, ci sono dei costi. È bello andare avanti, mettendo in cantiere idee, ma è anche bello per una volta poter dividere con gli autori il prezzo di copertina.

(Grazie a Fairy Tails e ad Alessandro Villamira per la realizzazine del video!)

Ci teniamo, tanto. È un segnale politico, è una forma di resistenza. Noi lo facciamo, per voi, voi siete con noi, a gridare tutti insieme che sostenendo i nostri ebook, sosteniamo l’idea stessa che una certa idea di giornalismo non è morta. E non è un hobby.

CLICCA QUI PER ACCEDERE AL NOSTRO Q CROWDFUNDING!