La poesia dei cassetti chiusi

L’8 luglio di quest’anno Annie Ernaux ritirerà il premio Strega europeo, giunto alla sua terza edizione. Per il premio che ambisce a ridare forza al sogno europeo attraverso la letteratura, non avremmo potuto immaginare un’opera più adatta de Gli anni (tradotta in italiano da L’Orma editore).

di Ilaria Poerio

Gli anni è stata definita l’autobiografia impersonale di Annie Ernaux. È la storia della Francia di ieri e del suo passato più recente, è la storia di una generazione che somiglia tanto a quella dei nostri padri con gli occhiali da vista dalle montature pesanti e i pantaloni troppo larghi o troppo corti, con le barbe lunghe e non per vezzo e le acconciature improbabili su maglioni infeltriti.

Di quei padri che abbiamo disprezzato e amato con la stessa furente intensità e che, con coerenza e inquietudine, ci hanno a loro modo consegnato un sogno con cui ancora adesso ci troviamo a fare i conti.

Nel 2014 era arrivato tra le nostre mani Il posto (L’Orma Editore). Un amore destinato a consumarsi in fretta come una passione estiva. La storia di un padre raccontata da una figlia; La storia di un contadino che diventa operaio e poi commerciante, per garantire la dignità del pane e del sapere.

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La storia di una figlia che si guadagna il suo posto nel mondo ma smarrisce le parole per “dire il mondo” ai suoi. Quella parole che la Ernaux ha e usa, senza mezzi termini, per dirci che affrancarsi dalla miseria non è sufficiente una vita. Essa è in agguato, anche se sul letto abbiamo steso lenzuola di lino e sulla tavola non manca il vino. Lei, con le sue parole misurate, secche, potenti sa e dice in cento pagine la vita elementare con straordinaria eleganza.

Così ci aveva lasciati, ancora col sapore dell’innamoramento in bocca, fino al 2015 quando tra gli scaffali di una libreria qualsiasi avevamo sorriso, carezzando la copertina azzurra de Gli anni, sapendo, con assoluta certezza, che non ci avrebbe delusi neanche stavolta.

E infatti.
Giorni, incontri, persone, motivetti da réclame pubblicitaria, entusiasmi, delusioni, albe, titoli di giornali, passioni, montonia, cortei, piccole vittorie e grandi fallimenti: un elenco che dà sostanza a una vita. Una vita che è scheletro e sostanza di una collettività.
Inventariare una vita per «salvare qualcosa del tempo in cui non saremo mai più». La Ernaux tira fuori tutto quello che avevamo stipato nelle cassapanche polverose e con metodo e poesia riesce nella impresa di fare ordine nell’album delle fotografie.

C’è silenzio nei salotti polverosi, sui divani abbiamo steso panni bianchi, la luce filtra dalle persiane accostate. In attesa, ci fermiamo sull’uscio.

Solo il ticchettio di un orologio rompe il nostro silenzio, mentre guardiamo indietro prima di dare l’ultima mandata alla porta. La Ernaux ci toglie di mano la chiave, e gira con determinazione e senza troppo dolore. E noi restiamo, in silenzio, a guardare come si possa magistralmente archiviare una intera generazione facendone una poesia.

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Titolo del libro: Gli Anni
Autore: Annie Ernaux
Traduzione: Lorenzo Flabbi
Data di pubblicazione: 2015
ISBN 9788898038169 
Prezzo di copertina: 16,00 euro