Il mio Gran Sasso

In questo tempo estivo vi racconteremo brevi note di viaggio, incontro, vita vissuta in una città che ognuno di noi ha scelto per i più diversi motivi. Oltre le guide turistiche, dentro strade e su muri, nelle piazze e in piccoli ricordi.

di Alice Bellini

Il mio Gran Sasso è un luogo che riequilibra tutto. Rimette ogni prospettiva al suo giusto fuoco. Non sarà la montagna più bella, più alta, più famosa o più ambita. Ma ti ricorda, proprio per questo, che non è questo che conta.

Casa per il mio cuore e per la mia pace, nella confusione riporta a terra.

E ogni volta dimostra senza presunzione cos’è davvero importante, a cosa si appartiene veramente. Gli elementi di base. I pochi averi di cui ho bisogno. Le gambe che guidano. Il respiro nel corpo. Quella canzone precisa. Oppure il silenzio. Una preghiera che sale spontanea. E un senso di gratitudine profondissima. I colori negli occhi.

L’aria. E le stelle, che finalmente riesco a vedere tutte e nitide, piene.

Essenza chiama essenza. L’essenzialità ricerca se stessa.

Spogliarsi per sentirsi pieni e protetti. Pochi nomi a riempire l’anima. E una dopo l’altra le cose superflue appassiscono.

Ora so che non contano. Ora me lo ricordo.

Non serve molto di più per essere felici. Non serve molto di più per essere vivi. Non serve molto di più da dire.