Polifemolabs: tre domande a Marco Capovilla

I polifemOLABS sono una serie di workshop tenuti da fotografi professionisti, il cui scopo è quello di fornire strumenti mirati alla preparazione, alla realizzazione e alla diffusione di un progetto fotografico. Brevi interviste vogliono presentare i docenti e i loro corsi (alcuni con iscrizioni già chiuse), ma nel loro complesso sono anche un modo per fare il punto sullo stato dell’arte della fotografia professionale. Ve le proponiamo integralmente così come le ha pubblicate l’associazione culturale Polifemo sul suo sito.

 

di Leonardo Brogioni

 

Patrick Cariou, Yes Rats, 2000

Patrick Cariou, Yes Rats, 2000

Il secondo dei polifemOLABS dell’8 di ottobre era dedicato all’etica e alla deontologia professionale del fotografo. Marco Capovilla – uno dei massimi esperti italiani nel settore, con anni di docenza alle spalle e una continuativa collaborazione con Fotografia&Informazione – ha parlato degli strumenti utili a districarsi tra regole, etica, leggi e la tua coscienza.

LB – “Saper fotografare consapevolmente (…) significa anche dare il proprio piccolo contributo affinché il mondo possa diventare un posto migliore”, queste le parole contenute nella presentazione del tuo workshop su “Etica e deontologia professionale”: puoi spiegare meglio queste parole?

MC – Nella complessa società contemporanea la conoscenza delle regole del vivere associato è diventata un’esigenza primaria. Agire e operare – e dunque anche fotografare – senza una adeguata consapevolezza dei limiti posti da queste regole può portare, magari involontariamente, sicuramente per ignoranza o superficialità, alla violazione dei diritti degli altri. Che si tratti della dignità delle persone, del loro diritto alla riservatezza, o del diritto alla proprietà intellettuale (altrui o nostro), una maggiore conoscenza dei diritti e dei doveri connessi con la pratica della fotografia serve a vivere in un mondo in cui ci si rispetta di più, cioè, alla fine, in un mondo migliore.

LB – E’ fondato il terrore di violare la privacy che pare attanagliare chiunque alza la fotocamera per riprendere un essere umano?

MC – Una interpretazione eccessivamente restrittiva delle norme sulla riservatezza dei dati personali (e quindi anche della propria immagine ritratta), ha creato un clima di sospetto e di costante tensione rispetto alle possibili violazioni (reali o percepite) del proprio diritto alla privacy. Queste presunte violazioni sono in molti casi del tutto immotivate, come molte sentenze della magistratura e molti pronunciamenti dell’Autorità del Garante della Privacy hanno chiarito, ma ciò non ha contribuito a rendere il clima di sospetto meno pesante. Il tutto si accompagna, per paradosso, a una volontaria e consapevole autoesposizione continua e fuori controllo delle proprie immagini attraverso le piattaforme di condivisione e di scambio di foto che nel frattempo sul web hanno conosciuto una espansione planetaria.

LB – Come hai impostato il tuo Workshop?

MC – Considerato il groviglio di norme che regolano la materia e a la delicatezza dell’argomento, partecipare a questa giornata di workshop penso sia stata una occasione aperta a tutti:  fotografi e fotogiornalisti professionisti, appassionati di fotografia e fotoamatori evoluti,  ma anche photo editor, video makers e giornalisti che si trovano a lavorare con le immagini. Infatti, essendo basato sulla continua interazione con il docente c’è stata anche la possibilità di esporre casi concreti tratti dalla propria esperienza personale, e soprattutto discuterli assieme a qualcuno in grado di fornire risposte fondate. L’impostazione è stata infatti sia concreto-pratica, sia teorica.

 

 

Marco Capovilla

Fotogiornalista dal 1985, giornalista dal 1988, lavora per i principali periodici italiani e internazionali, pubblicando reportage su temi relativi ad ambiente, geografia, società, comunicazione scientifica, beni storici e artistici, architettura. E’ vicepresidente di Fotografia & Informazione, Associazione Italiana Giornalisti dell’Immagine . Insegna Etica, deontologia e Diritto d’autore al CFP Bauer di Milano, Fotogiornalismo nel Master in Giornalismo dell’università IULM, Visual Storytelling al Politecnico di Milano (Scuola del Design).

 

polifemOLABS

 

Da ottobre a dicembre degli incontri con professionisti del settore forniranno gli strumenti per preparare, realizzare e diffondere un progetto fotografico.

 

Preparazione

Project Lab 15/10/2016 con Raffaela Lepanto iscrizioni chiuse

 

Realizzazione

Fotografia di Reportage 29+30/10/2016 con Alessandro Grassani

Fotografia Documentaria 12+13/11/2016 con Mirko Cecchi e Claudia Bellante

Fotografia Editoriale 19+20/11/2016 con Andrea Frazzetta

Fotografia di Architettura e paesaggio 3+4/12/2016 con Marco Dapino

 

Diffusione

Portfolio Lab 16/10/2016 con Raffaela Lepanto

Marketing Workflow 5/11/2016 con Raffaela Lepanto

Web Curation 26/11/2016 con Raffaela Lepanto

Promotional Curation 18/12/2016 con Raffaela Lepanto