Musica e arte per vivere col Parkinson

Tre esperienze di ricerca per affrontare meglio la malattia degenerativa nell’ebook di Q Code Magazine “Parkinson Dancers”

di Giulia Bondi
foto di Germana Lavagna

“É stato assurdo, commovente, meraviglioso e triste”. Così Andrew Greenwood ricorda il momento in cui, insieme al danzatore Marc Vlemmix, malato di Parkinson, ha cominciato a pensare alla danza come strumento per migliorare il benessere psicofisico delle persone colpite da questa malattia degenerativa. Da allora, insieme, e con la collaborazione del neurologo Bas Bloem, direttore del Parkinson center di Nijmegen, in Olanda, hanno perfezionato un metodo di lavoro che hanno chiamato “Dance for health” e che è arrivato anche in Italia, a Bassano del Grappa, con il progetto “Dance Well”. La loro storia, insieme ad altre storie di ricerca in cui musica, danza e canto aiutano i malati di Parkinson a convivere meglio con la propria condizione, è raccontata nell’ebook di Q Code Magazine “Parkinson Dancers” di Giulia Bondi e Germana Lavagna.

La Ted conference del danzatore Marc Vlemmix

Al morbo di Parkinson, malattia degenerativa che colpisce circa il 3 per mille della popolazione generale, e circa l’1 per cento degli ultrasessantacinquennni, sono dedicati nella giornata di sabato 26 novembre numerosi eventi di informazione e sensibilizzazione in tutta Italia.

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