La forza di MIL€X

Ieri alla Camera dei Deputati, Francesco Vignarca ed Enrico Piovesana hanno presentato “MIL€X 2017” il primo rapporto annuale dell’Osservatorio sulle spese miliari italiane. Q Code Mag riporta un testo tratto da, rapporto e distribuisce il link per scaricare il rapporto nella sua interezza. Molte le novità e le notizie esclusive contenute nella versione integrale e definitiva del rapporto.

Nel rapporto MIL€X 2017 vengono presentati i dati definitivi sulla spesa militare italiana 2017, analizzandone l’evoluzione nel corso dei governi delle ultime tre legislature e sottolineando il crescente squilibrio interno delle componenti di spesa a vantaggio dei sempre maggiori investimenti in armamenti (cofinanziati dal MiSE con mutui a tassi fino al 30-40%). Il documento contiene inoltre approfondimenti inediti sui principali programmi in corso: spese “export-oriented” dell’Esercito, costi reali degli F-35 e alternative “censurate”, retroscena politici e tecnici della recente Legge Navale.

Tra gli altri focus del rapporto MIL€X 2017: le discutibili giustificazioni per l’aumento delle spese militari “tradizionali” (lotta al terrorismo, contrasto all’immigrazione e alla criminalità) a fronte della scarsa attenzione alla “difesa del futuro” (cyber-difesa) e gli “scivoli” a carico dell’erario previsti dal Libro Bianco per ammortizzare il taglio di personale (pseudo-privatizzazione del supporto logistico e creazione della forza di riserva).

 

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MIL€X2017

A cura di Mao Valpiana,
presidente del Movimento Nonviolento

Dietro le tabelle, i grafici, le cifre e i numeri snocciolati da MIL€X c’è ben più di un lavoro di indagine scientifica e analisi dei dati sulle spese militari italiane. Il movente è la ricerca della verità. La verità su quanto ci costano, cosa servono, chi ci guadagna e chi ci perde, cosa ne facciamo delle armi e di tutto ciò che costituisce la difesa militare del nostro Paese. Togliere il velo di opacità, di omertà,
smascherare la propaganda, facilitare la conoscenza dei fatti e delle scelte politiche, rompere il silenzio che sempre ha circondato il mondo militare del nostro Paese: questo è il compito che l’Osservatorio si è prefisso.

E’ un lavoro di ricerca che viene fatto con obiettività ed indipendenza. E’ un lavoro giornalistico, di
informazione. Spetterà poi al fruitore di questi dati farsi un’opinione e dare un giudizio.
Il Movimento Nonviolento ha deciso di sostenere la nascita e il lavoro di MIL€X perché convinto che la ricerca della verità sui numeri e i costi della spesa militare sia già di per se un atto di nonviolenza praticata. La “forza della verità” è il nome che Gandhi diede al suo movimento di resistenza e di cambiamento condotto con i metodi della nonviolenza. E non è certo un caso se Gandhi in India e poi Aldo Capitini in Italia, oltre che essere attivisti nonviolenti, svolsero anche, e forse principalmente, il lavoro giornalistico, di ricerca e comunicazione, fondando e diffondendo giornali (Gandhi dirigeva Harijan e Young India , Aldo Capitini Azione nonviolenta e Il potere di tutti) come strumenti di informazione, per un lavoro educativo e di azione.

MIL€X in qualche modo si inserisce in questa tradizione. Far emergere una “notizia” (come i 64 milioni al giorno per la spesa militare) da una mole enorme di dati prima riservati ai soli addetti ai lavori, è un lavoro fondamentale. Se è vero, per dirla con Gramsci, che “la verità ha in sé la propria
medicina”, ecco che i dati che Enrico Piovesana e Francesco Vignarca, con la loro
capacità di ricerca e professionalità scientifica, ci forniscono, contengono in se stessi anche, per chi vuole, la forza per il cambiamento.
Le due direzioni di lavoro che il Movimento Nonviolento intende perseguire sono:
– la riduzione delle spese militari, finora sempre crescenti, almeno del 5 per cento
annuo progressivo, per finanziare forme di difesa nonviolenta quali ad esempio il
Servizio Civile, la Protezione Civile, i Corpi Civili di Pace come mezzi validi per una
difesa alternativa;
– lo spostamento su un apposito capitolo di spesa del denaro sottratto al bilancio
del Ministero della Difesa, per istituire il Dipartimento della difesa Civile non
armata e nonviolenta, per adottare una rigorosa politica costituzionale di pace per
il ripudio della guerra e la sua preparazione.
Ora nessuno potrà più dire “non sapevo”. E quindi a ciascuno spetta il compito di fare qualcosa. Sostenere anche finanziariamente il lavoro di MIL€X può essere un ottimo inizio.