Marta e i Fratelli Grimm

Marta, anziana cantastorie di una Cascia colpita dal terremoto, e la sua notte di San Silvestro

Di Bruno Tigano

C’era una volta un’anziana signora che viveva da sola in una piccola casa nel bosco…l’inizio di questa storia potrebbe facilmente essere scambiata per una fiaba dei fratelli Grimm, in realtà è una storia reale, ambientata nella piccola frazione di Aliena, situata a pochi chilometri dalla ben più nota città di Cascia. Per effetto delle forti scosse di ottobre, la sorte del piccolo centro umbro sembrava esser ormai segnata, trasformandosi nell’ennesimo paesino fantasma del centro Italia.

In realtà aggirandosi tra le strette viuzze del borgo perugino, è possibile incontrare una minuta signora di 81 anni che, nonostante le difficoltà, continua a trascorrere le sue giornate dedicandosi all’allevamento dei pochi animali rimasti (galline, anatre, gatti) e alla coltivazione del piccolo orto adiacente l’abitazione.

Le cicatrici emotive del sisma di ottobre son a tal punto presenti, da farle trascorrere le giornate tra la umile ma accogliente abitazione durante il giorno e una piccola roulotte, parcheggiata in un cortile esterno, durante la notte nel caso in cui il mostro ritorni a farsi vivo.

Sono le 18:30 del 31 gennaio 2016, Marta apre le porte della sua abitazione ad uno dei tanti gruppi di volontari venuti a portarle qualche aiuto e un po’ di compagnia. L’accoglienza è familiare e l’antico camino, situato in un angolo della cucina, offre un gradevole tepore ai visitatori, regalando un’atmosfera tipicamente natalizia.

La casa è piccola e semplice proprio come Marta che con estrema dolcezza, trasporta gli ospiti in un viaggio senza tempo, narrando la sua vita e le sue esperienze all’interno della piccola casa nel bosco. Le mani sono piccole, rovinate dal freddo e dalle intemperie, ma forti come il coraggio e la determinazione che le permettono di continuare a a vivere ad Aliena, nonostante la paura con la quale, confida sottovoce, ha imparato a convivere.

E’ il momento dei saluti ma nessuno dei volontari presente ha voglia di separarsi dall’anziana signora e dai suoi racconti.

Improvvisamente un’idea inizia a prender forma nella mente di uno di loro e si trasforma ben presto in un invito rivolto a Marta, a trascorrere la notte di San Silvestro insieme e, in qualità di ospiti della vicina comunità di San Giorgio Di Cascia. Qualche attimo di titubanza, dettata dalla normale riservatezza che ne contraddistingue il carattere schivo e un sorriso fa capolino sul volto di Marta, la quale lentamente raggiunge la stanza adiacente la cucina per cambiarsi e prepararsi prima di uscire.

L’accoglienza con la quale viene ricevuta dall’intera comunità di San Giorgio è commovente e fa sentire Marta parte integrante di questa nuova famiglia, a tal punto da spingere la piccola Aurora, (uno dei membri più piccoli della comunità) a sedersi accanto a questa affettuosa e premurosa nonnina e a non volersene distaccare.

La serata scorre lentamente al termine tra balli, chiacchiere e brindisi per salutare il nuovo anno appena arrivato.

Concluso il momento dei saluti, Marta viene accompagnata a casa, sale lentamente i gradini, della roulotte voltandosi a ringraziare, provando inutilmente a trattenere le emozioni per la notte di San Silvestro più emozionante della sua vita.

Nonostante le difficoltà e gli enormi disagi che il terremoto continua a creare, è ancora possibile credere in una storia a lieto fine. La storia di Marta e della magica notte di San Silvestro. Una fiaba natalizia da far invidia ai fratelli Grimm.