Il diritto costituzionale alle moschee

Il diritto costituzionale alle moschee (e alle chiese di Scientology)

di Francesco Chiodelli

In diversi paesi europei (l’ultimo assorto agli onori della cronaca è l’Olanda), al centro del dibattito politico vi sono sempre più spesso i diversi aspetti connessi alla presenza di cittadini musulmani. L’Italia, naturalmente, non fa eccezione. Da noi la discussione sembra concentrarsi soprattutto sulla costruzione di moschee. A tener viva la questione ci pensa, ciclicamente, soprattutto la Lega Nord, con Roberto Maroni in prima fila. Questi, da quando è presidente della Regione Lombardia, si è lanciato in una vera e propria crociata contro le moschee (da lui stesso definite un «virus da arginare»). Lo ha fatto dapprima varando alcune modifiche alla legge urbanistica regionale per ostacolarne la costruzione [ho trattato il caso delle legge regionale lombarda qui]. La legge è però finita di fronte alla Corte Costituzionale che, circa un anno fa, ne ha bocciato alcuni passaggi, perché contrari alla libertà di religione. Ma Maroni non si è arreso e, qualche tempo fa, ha rilanciato la sua compagna anti-moschee (prima promuovendo una mappatura dei luoghi di culto in Lombardia; successivamente emanando una circolare per dare ai sindaci indicazioni utili a chiudere i centro culturali islamici irregolari).

Non è mio intento entrare qui nel merito del dibattito sulle moschee in Italia. Vorrei solo sottolineare come, per poter discutere – anche animatamente – di questo tema, è necessario partire dal riconoscimento di alcuni dati di fatto.

In assenza della condivisione di questi assunti di realtà, pare difficile avere una qualsivoglia discussione minimamente sensata – ma si può dar vita soltanto, come sistematicamente avviene, a un chiacchiericcio scomposto e confuso. La questione non è tanto che, per poter giocare a scacchi, bisogna condividere e rispettare le regole. Qui si tratta di qualcosa di antecedente e più basilare: per poter giocare a scacchi bisogna anche semplicemente riconoscere che i pezzi bianchi sono bianchi e quelli neri sono neri.
I dati di fatto in questione, che è utile ribadire, sono tre.
Il primo dato di fatto riguarda il diritto costituzionale. In Italia esiste un diritto costituzionale a costruire moschee (così come, per esempio, chiese di Scientology).

La nostra Costituzione protegge la libertà di professare la propria fede religiosa, qualsiasi essa sia, in diversi articoli (si vedano, per esempio, gli articoli 3, 7, 8, 19 e 20). Ciò è noto a tutti. Ciò che è meno noto è che, come specificato da alcune sentenze dalla Corte costituzionale, il principio di libertà religiosa non può essere ricondotto unicamente alla mera libertà interiore di coscienza, ma deve potersi sostanziare in azioni di culto di carattere collettivo, le quali necessitano di un apposito spazio dove potersi svolgere.

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