Kaleydoskop, un progetto per guardare alla Turchia con occhi diversi

Un progetto editoriale si propone di offrire uno spaccato delle mille sfaccettature del mondo culturale e della società in Turchia

di Redazione

Il caleidoscopio è un apparecchio ottico attraverso il quale ognuno può guardare la realtà in combinazioni proprie e originali, lasciando così spazio all’interpretazione e all’immaginazione.

E proprio Kaleydoskop, la parola turca che per assonanza ricorda quella italiana, rievocando così un bacino di circolazione di influenze mediterraneo, è il nome di un nuovo progetto che si propone di raccontare la cultura e la società turca nelle loro mille sfaccettature.

Nato come reazione alle generalizzazioni e agli stereotipi imposti dalla narrazione mainstream italiana sulla “Turchia di Erdogan”, il progetto si propone di presentare al pubblico italofono i fenomeni culturali, le manifestazioni di dissenso, l’attivismo, le sperimentazioni urbane provenienti dall’area della Turchia odierna.

Il progetto nasce da un’idea di Lea Nocera, studiosa di Turchia contemporanea presso l’Università orientale di Napoli, e si articola attraverso una redazione tutta al femminile, con un’età compresa tra i 29 e i 40 anni: Lea Nocera, Fazila Mat, Carlotta De Sanctis, Giulia Ansaldo, Valentina Marcella frequentano da anni la Turchia o vi risiedono, parlono correntemente il turco, seguono diversi aspetti di una società in evoluzione.

È possibile sostenere il progetto attraverso una campagna di crowdfunding fino al 31 luglio.