Ero straniero – L’umanità che fa bene

Una campagna per cambiare la legge Bossi-Fini e vincere la sfida dell’immigrazione. Q Code Magazine la sostiene

Che fare? Di fronte ai continui drammi legati all’immigrazione, alle vittime in mare, ai muri alzati, alle frontiere chiuse e a delle politiche europee e nazionali sempre più deleterie, ce lo si chiede spesso. Ce lo siamo chiesti più di una volta anche dentro la redazione (virtuale) di Q Code Magazine. Le risposte, ovviamente, sono tante.

La campagna “Ero straniero – L’umanità che fa bene” è una di queste e, come testata, abbiamo deciso di sostenerla perché, tra le tante, va alla radice di una delle cause della situazione attuale, la legge Bossi-Fini.

L’iniziativa, promossa da Radicali Italiani, Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, ACLI, ARCI, ASGI, Centro Astalli, CNCA, A Buon Diritto e CILD, nasce proprio con l’ambizioso obiettivo di cambiare le politiche sull’immigrazione in Italia, per governare in modo efficace e nel rispetto dei diritti i flussi migratori, puntando su accoglienza, lavoro, inclusione e trasformando l’immigrazione in un’opportunità per il Paese.

Nel concreto, “Ero straniero – L’umanità che fa bene” ha lanciato una raccolta firme a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare intitolata “Nuove norme per la promozione del regolare soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari”.

Il testo si compone di otto articoli che prevedono: l’introduzione di canali diversificati di ingresso per lavoro, forme di regolarizzazione su base individuale degli stranieri già radicati nel territorio, misure per l’inclusione sociale e lavorativa di richiedenti asilo e rifugiati, l’effettiva partecipazione alla vita democratica col voto amministrativo e l’abolizione del reato di clandestinità.

Foto: Matteo Cogliati

L’idea, alla base della proposta, è che, di fatto, oggi non esistono mezzi legali che consentano a dei cittadini extracomunitari di entrare in Italia per cercare un lavoro e costruirsi un futuro. I barconi e le traversate sono l’unica modalità possibile, se si considera di fatto ormai completamente inefficace lo strumento del decreto flussi.

Riaprire dei canali di ingresso regolari, invece, non solo consentirebbe di salvare vite umane, ma anche di incidere sul business dei trafficanti di uomini e alleggerire un sistema di accoglienza che, nel nostro Paese, è sotto pressione e, troppo spesso, inefficace o, addirittura, corrotto.

Lanciata in Senato ad aprile, la campagna ha raccolta l’adesione di centinaia di Sindaci in tutta Italia e di numerose organizzazioni, tra cui Caritas Italiana, Migrantes, Comunità di Sant’Egidio, CIR, Oxfam, Legambiente, Articolo 1 – Mdp, Possibile, LasciateCIEntrare, Laici Missionari Comboniani, Un ponte per, Refugees Welcome Italia, Baobab Experience, Vita.it, Confronti, Rete SenzaAsilo di Torino, Movimento Migranti e rifugiati di Caserta.

La raccolta firme procederà fino alla fine del mese di ottobre, per raggiungere quota 50mila adesioni e poter presentare così la proposta al Parlamento.

Per maggiori informazioni:
www.erostraniero.casadellacarita.org
www.facebook.com/lumanitachefabene/