MetroMoebius, in metrò e in radio

Lunedì 11 settembre su Radio Popolare inizia la striscia MetroMoebius, tutti i giorni fino a domenica 17 settembre, alle 8.45. Una storia di un amore e di una attesa, nel tubo metropolitano.

IN ONDA ALLE 9.05, SABATO E DOMENICA ALLE 8.45

Angelo Miotto intervista Moebius

Da domani, lunedì 11 settembre, MetroMoebius sbarca sulle frequenze di Radio Popolare per raccontare il suo viaggio fra luci al neon e porte che si chiudono a ghigliottina sotto l’asfalto milanese.

Moebius, chi sei?

Sono un viaggiatore solitario, sono uno simile a te che me lo chiedi e a te che stai leggendo. Un giorno ho sentito la sua voce nel metrò e mi sono innamorato.

La voce di chi?

La voce della donna che annuncia le fermate della metropolitana. Li-na-te, fermata Li-na-te, come lo dice bene, Dio che voce… Io la cerco sulla metropolitana tutti i giorni, in un’attesa di un appuntamento che sembra non arrivare mai.

E alla fine?

Alla fine? Perché c’è sempre quest’ansia di voler sapere prima come va a finire? Lo spoiler è odioso, non ti pare? È come se uno ti dicesse una settimana prima cosa racconta la puntata finale della serie tv. Son cose che non si dicono e soprattutto che non si chiedono, per carità.

Giusto. I tuoi pensieri sono nella voce di Elio DeCapitani…

Nati dalla tua penna, io sono una tua invenzione, ma Elio De Capitani ci ha fatto questo regalo di voler dare quel timbro così caldo e la sua interpretazione ai miei pensieri, alle scene che vedo nella metropolitana e che riporto poi nel testo che hai scritto. Insomma; mi è andata davvero bene, ne sono davvero felice. Come te, d’altronde, no?

Sì certo, ma non stiamo parlando di me. Moebius, tu nasci nel 2014 con questo testo e poi diventi un progetto multimediale.

Sì con le foto di Leonardo Brogioni in un progetto che linkiamo qui, ma che vi invito a scorrere per vedere i video e le foto bellissime, ma non andate a vedere il testo, perché altrimenti finisce la sorpresa.. Era un prodotto per Metropolitana Milanese MM, e come poteva essere altrimenti, dentro una piattaforma che è stata chiamata La città che sale. Poi è arrivata l’opportunità di essere un hastag a disposizione di tutti quelli che vogliono fotografare la vita nel metrò con #metromoebius e poi il progetto audio che inizia domani e finirà domenica prossima con una doppia puntata. Leonardo Brogioni ha realizzato due mostre con gli scatti in metropolitana! A Bibbiena e a Gubbio. Le foto in questo articolo sono sue.

Moebius, perché ti piace così tanto viaggiare in metropolitana?

Mi piace, a volte anche quando non la sopporto. I capelli sporchi sotto al naso, a volte la volgarità, la maleducazione, ma anche gli occhi persi nel vuoto e i pensieri che scavano cunicoli nelle teste di fronte a me, chi si trucca, chi gioca a carte, chi canta, chi chiede l’elemosina, chi se la racconta e chi graffia sul vetro frasi che leggiamo da lì in poi, chissà in quanti e chissà coon quali reazioni. La metropolitana è sotto la crosta della civiltà cittadina, scivola via nella galleria come se sopra ci fosse il deserto e poi riemergi, poi ti rituffi sotto e l’umanità è stretta in quella carrozza e i gomiti spingono, a volte si suda, dentro un guscio che è magico.

Hai detto tutti i giorni da domani alle 8.45 sul 107.6FM di Radio popolare o in streaming su Radiopopolare.it

Sì e poi in podcast e sulla pagina Facebook Metromoebius. Venite con me ogni giorno e scoprirete che cosa accade. Adesso vado. Sai, ho un appuntamento.

Grazie Moebius!

Che lenza! Ma grazie a te, ci sentiamo domani. Anzi mi sentono gli altri, che tu hai montato tutte le puntate e questa storia la conosci bene, no?

In ognicaso le domande qui le faccio io. Buon viaggio!