La settimana, in musica

Musica della settimana dal 21 al 27 Gennaio

A cura di Gabriella Ballarini

Ella & John di Irene Merli

Nella recensione di Irene Merli appare chiaro, ad un certo punto, che la colonna sonora gioca un ruolo importante e così ho scelto una delle canzoni presenti, una ballata stupenda e non molto conosciuta.
Only another stranger
That I knew
And I thought I had found a light
To guide me through
Laughing – David Crosby, 1971.

La Brexit che verrà di Daniele Tori

Leggendo il pezzo di Daniele Tori, la voce di John Lennon mi è arrivata alle orecchie, così, senza preavviso. Mi ricordavo la versione dei Green Day, ma l’originale è più struggente, è dentro alle parole, nella corda della storia.
There’s room at the top they’re telling you still
But first you must learn how to smile as you kill
If you want to be like the folks on the hill
A working class hero is something to be
If you want to be a hero well just follow me
Working Class Hero – John Lennon, 1970.

Una pace troppo precaria di Alice Facchini

Le notizie come questa fanno pensare a qualcosa di irragionevole, come il cambiamento radicale dell’ordine delle cose, un ordine che fa diventare gli uomini zanzare, da schiacciare, come se fossero invisibili o ancor peggio, patogeni.

India, appello all’indipendenza della magistratura di Maria Tavernini

La crisi dei poteri forti di Maria Tavernini e un pezzo appena uscito di una band veramente interessante, dalle sonorità forse già sentite, ma di cui avevo nostalgia.
2017 we know
Reality’s one big sick show
Every day’s a crisis fest
Your dancing shoes and turn up dress
Crisis fest – Sunflower Bean, 2018

Effetto serra effetto guerra di Christian Elia

Leggendo la recensione del direttore Elia, mi sono apparse le verdi distese di un film. E questo film porta con sé una colonna sonora di cui Society, forse, è la canzone giusta da metter qui. Buon ascolto.
You think you have to want
More than you need
Until you have it all you won’t be free
Society – Eddie Vedder, 2007

Intervista a Emilio Isgrò di Giusi Affronti

Ho immaginato un giovane Isgrò alle prese con il suo tempo, con se stesso, con l’arte e la pazienza. Grazie a Giusi Affronti per la cura, per le domande e l’attesa delle risposte.
Dancing with myself
Well, there’s nothing to lose
And there’s nothing to prove, well,
Dancing a-with myself
Dancing with Myself – Billy Idol (Generation X), 1979. 

La matita di Enrico Natoli

I must have been blind.