Gaetano Bresci tessitore, anarchico e uccisore di re

Un libro di Massimo Ortalli, con a prefazione di Ascanio Celestini, edito da Nova Delphi, racconta la storia del regicida italiano

tratto dal sito di NovaDelphi

13 maggio 2014 – Gaetano Bresci fu l’anarchico che uccise a Monza, la sera del 29 luglio 1900, re Umberto I di Savoia sparandogli tre colpi di pistola. Il sovrano stava rientrando in carrozza dopo una premiazione in una società sportiva e l’assassinio avvenne sotto gli occhi della popolazione festante che salutava il monarca.

Emigrato tempo prima a Paterson, sobborgo di New York, l’anarchico era rientrato appositamente dagli Stati Uniti con lo scopo di uccidere Umberto. Intendeva così vendicare la strage avvenuta a Milano nel 1898, quando l’esercito, al comando del generale Bava Beccaris, aveva fatto fuoco sulla folla inerme: il popolo, affamato in seguito all’aumento del costo della farina, era insorto dando assalto ai forni e Umberto I non aveva esitato ad autorizzare l’impiego dei cannoni provocando oltre cento vittime tra i manifestanti.

Il processo nei confronti del regicida fu istruito rapidamente e, pur essendo la sentenza già scontata, l’imputato tenne un contegno distaccato, senza mostrare né pentimento né spavalderia. Bresci morì in carcere il 22 maggio 1901 “suicidato” da ignoti con un lenzuolo. Dedichiamo questo libro alla sua memoria, a 110 anni esatti dalla morte.

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Non ammazzai Umberto; ammazzai il Re, ammazzai un principio!

Massimo Ortalli, editorialista e saggista. Da tempo impegnato nello studio dei movimenti libertari, è una delle firme storiche di “A/Rivista Anarchica”: periodico nato nel 1971 nell’ambito della mobilitazione seguita alla strage di piazza Fontana e alla morte del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli. Ortalli è anche tra i responsabili dell’archivio della Federazione Anarchica Italiana (F.A.I.).

Ascanio Celestini è attore teatrale, drammaturgo, regista cinematografico e scrittore. Molto conosciuto dal grande pubblico per le sue numerose apparizioni televisive, si è cimentato con enorme successo nella  scrittura teatrale (Fabbrica, Radio Clandestina. Memoria delle Fosse ardeatine etc.). Tra i suoi libri ricordiamo: Storia di una pecora nera, Scemo di guerra e Lotta di classe, tutti usciti per Einaudi.

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