Il Gange e il Fiume Giallo

L’acqua è il fulcro della vita. Il fiume, nei millenni, è stato il centro della comunità, come il mare. Due reportage, due progetti, raccontano la crisi di due dei corsi d’acqua più importanti del pianeta, veri e propri simboli del loro mondo. Il Gange, in India, il Fiume Giallo, in Cina. Uccidendo i nostri fiumi, uccidiamo noi stessi, dice Vandana Shiva.

IL REPORTAGE DI GIULIO DI STURCO SUL GANGE: 

          KANPUR: WHERE THE GANGES DIES

Kanpur è sulla strada per nessun posto. Lucknow, appena 50 chilometri attraverso il Gange, ha l’aeroporto, la storia, l’architettura e la cultura. Kanpur ha fabbriche, soldi e inquinamento e uno stretto legame con il fiume. Kanpur è ritenuta una delle città più inquinate dell’India, il Gange all’altezza fi questa città è sporco. Le concerie della zona servono per gli abiti delle grandi firme occidentali.

Secondo le Nazioni Unite, l’India è al terzo posto mondiale tra i paesi con l’acqua più inquinata. Cinquecento milioni di persone, circa l’8 percento della popolazione mondiale, vive nel bacino del Gange.

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IL REPORTAGE DI ZHANG KECHUN SUL FIUME GIALLO:

THE YELLOW RIVER

Armato della sua macchina fotografica di grande formato, Zhang ha catturato il Fiume Giallo – il sesto più grande al mondo – nel suo modo imponente ma elegante, e semplice ma impressionante scorrere. La realizzazione di questo progetto è nato dopo la lettura del romanzo Fiume del Nord scritto da Zhang Chengzhi. ”Attratto dalle parole forti di questo romanzo, ho deciso di fare una passeggiata lungo il Fiume Giallo di sperimentare e sentire il padre, in modo da poter trovare la radice della mia anima”, racconta il fotografo.

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