Camp 14 è un campo di concentramento a massimo livello di sicurezza. E’ grande quanto una città e trattiene 40 mila prigionieri in edifici sparsi su una superficie di 500 chilometri quadrati.
Camp 14 è situato a Oedong-ri, nella città di Kaechon nel sud della provincia di Pyongan, a un’ottantina di chilometri dalla capitale. Come da manuale, il campo è sede di attività lavorative forzate: minatori, muratori, operai e contadini. Ogni singolo prigioniero è una macchina metodicamente ottimizzata. Il cibo è razionato, 700 grammi di granoturco per adulto al giorno; 300 grammi per i bambini. Total Control Zone è l’etichetta che descrive Camp 14 e significa che chiunque si trovi lì, ci rimarrà a vita. I prigionieri di Camp 14 sono prigionieri per sempre.
Questo pluripremiato documentario, firmato da Marc Wiese, è la storia di Shin Dong-Huyk, nato il 19 novembre 1983 nelle prigioni di Camp 14. Figlio di detenuti sposatisi in cella per ordine dei loro aguzzini, ha trascorso la sua intera esistenza nel campo, costretto a lavorare dall’età di sei anni, picchiato, affamato e torturato. Per lui il mondo era quello che viveva dentro quelle mura e pensava che tutto il resto fuori fosse uguale. A 23 anni, grazie all’aiuto di un altro prigioniero è scappato e ha scoperto il mondo oltre la cinta di Camp 14.

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