Ucraina, insorgere per la democrazia

Un libro di Simone Attilio Bellezza per indagare le radici di una rivolta

tratto dal sito dell’editrice La Scuola

2 settembre 2014 – Fra la cronaca di oggi e la storia di ieri la prima ricostruzione di un processo di democratizzazione che esige compimento. La fine dell’Unione Sovietica, la rivoluzione arancione, il regime di Janukovic, le proteste del Majdan, il rischio di una guerra civile. Una trama di differenze culturali e linguistiche interrogate nella loro profondità.

«La nazione è una comunità immaginata»; questa è la sola prospettiva entro cui leggere i recenti avvenimenti. L’insurrezione, le elezioni, il nuovo contesto politico. Disegnando le tappe di questo processo, l’autore riflette sull’attualità nella consapevolezza di un’Europa sempre troppo fragile. «Il Majdan è diventato un luogo di sperimentazione di una cittadinanza diversa, di una società in cui vige una solidarietà fraterna e in cui tutti collaborano alla creazione di una società più democratica. Il sogno era mettere fine allo strapotere degli oligarchi per creare un Paese più giusto economicamente e socialmente».

Simone Attilio Bellezza vive tra Torino e Kiev, è un esperto di storia dell’Europa orientale. Svolge attività di ricerca presso il dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento ed è tra i soci della Associazione italiana di studi ucraini. Ha recentemente pubblicato: Il tridente e la svastica. L’occupazione nazista nell’Ucraina centro-orientale (Franco Angeli, 2010).

 

 

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