La musica di Ayrton

Splendido video della Honda con i tracciati delle prove del gp di Suzuka del 1989 e l’audio di Senna cui regala un giro d’onore emozionante

di Christian Elia

Il 1 maggio del 1994 ero a casa mia, a Bari. La radio su Tutto il calcio minuto per minuto, ‘’scusa Ameri’’ e tutto il resto. Ultima giornata di campionato, vince il Milan di Capello. Solo che quella domenica, io, non riesco a dimenticarla.

Il 1 maggio del 1994 ero a casa mia, a Bari. La radio su Tutto il calcio minuto per minuto, ‘’scusa Ameri’’ e tutto il resto. Ultima giornata di campionato, vince il Milan di Capello. Solo che quella domenica, io, non riesco a dimenticarla.

Perché quel giorno è morto Ayrton Senna. E ricordo ancora tutto, la notizia dell’incidente, come mille altri durante un gran premio di automobilismo, ma poi una voce alla radio gela il sangue nelle vene. Alle 18.40 si è fermato il cuore di Ayrton nell’ospedale di Bologna, dopo l’incidente durante la gara di Imola.

LE PROVE DI SENNA A SUZUKA NEL 1989

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E tutto è come un sorpasso, veloce, fin troppo. C’è Barrichello che due giorni prima ha fatto un incidente molto più brutto, ma è quasi incolume. Ci sono le immagini drammatiche del povero austriaco Roland Ratzenberger, morto il giorno prima. Solo che se muori il giorno prima di Senna, è come non esserci stato.

Senna e la sua fede in Dio, Senna e i titoli mondiali, Senna con gli occhi al cielo, in tante foto, come a scrutare che destino avevano in serbo per lui quelle nuvole scontrose. Senna e la Ferrari che non si incontrarono mai, Senna e i milioni dati ai poveri di nascosto, Senna e la passione per gli aerei, Senna che non si faceva mai fotografare senza casco seduto nell’abitacolo della propria vettura sulla griglia di partenza di un Gran Premio, ad eccezione di quello fatale.

Tutto questo è parte della grammatica sentimentale di ogni sportivo. Scolpito, per sempre. Perché gli eroi son tutti giovani e belli, e chi muore giovane è caro agli dei. E cose così. Ma quello che ha fatto la Honda, per il campione che l’ha fatta grande, è sublime.

LA PERFORMANCE A SUZUKA CON LA TELEMETRIA DI SENNA DEL 1989

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I tecnici della casa giapponese hanno ritrovato le telemetrie delle prove di Senna prima del gran premio di Suzuka, nel 1989. Era il debutto di questa nuova e determinante innovazione tecnologica. Ogni aspetto del motore, ogni vagito, viene registrato e parametrato. Hanno preso quell tracciato, lo hanno affiancato all’audio di quelle prove. Hanno predisposto il circuito di Suzuka con delle luci che seguendo il tempo del giro di Senna si accendono. Facendolo rivivere, per una notte, per un ultimo, romantico giro del campione.

In tanti sono convinti che la tecnologia ha ucciso lo sport romantico, quello dei pionieri. Forse è così, ma stavolta grazie agli scienziati per una notte Ayrton è tornato in pista. La macchina, per una notte, ha salvato l’anima dello sport.



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