Francia: destra all’attacco dello ius soli

Spirano venti sempre più destrorsi in Francia. Come dinostra una proposta stupefacente sullo Ius soli.

di Alessandra Fava

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24 ottobre 2013 – Nei giorni scorsi il presidente dell’Ump, l’Unione per un movimento popolare, il partito di centro-destra francese, Jean-François Copé ha annunciato che entro dicembre proporranno un disegno di legge per eliminare lo ius soli, cioè la cittadinanza francese ai nati in Francia, da genitori immigrati e limitare l’immigrazione in Francia. Propositi che da oltre 25 anni fanno parte del programma dell’estrema destra di Le Pen, il Fronte nazionale.

Mercoledì 23 ottobre il ministro dell’Interno Manuel Valls, la voce più a destra del partito socialista, ha detto che è urgente riformare il diritto d’asilo, proposito per altro già annunciato ad agosto. Ma – precisa – bisogna ”accelerare le pratiche di gestione del diritto d’asilo, un diritto costituzionale, che non può essere confuso con le politiche d’immigrazione”. Evidentemente il presidente Francois Hollande ha avuto da ridire sulla linea del suo ministro. Anche se di far tornare Leonarda per ora non se ne parla.

Al momento ”non c’è nessuna base legale per far rientrare la ragazza senza la sua famiglia”, come ha detto il presidente della Repubblica stesso a France Inter e France 24 il 20 di ottobre. L’affaire Leonarda, insomma, continua a scuotere la Francia, ieri era uno degli hastang più cliccati sul Twitter parigino e sull’argomento si stanno scatenando anche i fumettari.

Leonarda è una ragazza di 15 anni, figlia di una famiglia kossovara, rimandata al suo paese due settimane fa, dopo esser stata prelevata da un bus su cui era in gita scolastica con la sua classe. Tornata in Kossovo è stata intervistata da molte emittenti locali a Mitrovica, ma solo dopo oltre una settimana, ieri, da una tv francese, Canal+ via telefono.
”Non so se voglio tornare in Francia – ha detto – e comunque non lo farò senza essermi accordata prima con la mia famiglia”. Famiglia intanto tutta espulsa con lei.

A questo punto la Francia è divisa da un dilemma: è giusto che una quindicenne viva da sola nella Francia Contea dov’è la sua vecchia scuola e con un visto temporaneo? Oppure deve rimanere con la famiglia in Kossovo? . Pierre Henry, direttore generale di ”France terre d’asile” ha detto a Le Monde che ”se i suoi genitori sono d’accordo può tornare in Francia, essere affidata ai servizi sociali oppure a una famiglia. E’ come se un ragazzo andasse in una scuola all’estero”. Per capire una parte della disputa leggete qui.

Nel 2012 la Francia ha avuto 61 mila richieste d’asilo, ma lo stato è in grado di fornire un alloggio solo alla metà dei richiedenti.



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