Nero d’Italia

Un film indipendente sul petrolio in Basilicata

di Distribuzioni dal Basso

15 dicembre 2013 – Vincenzo Capogrosso abita a Viggiano. Nella sua terra ci sono 170 alberi d’ulivo. In passato produceva l’olio, ma adesso quell’olio non lo vuole più nessuno: a cinquecento metri da casa sua, l’Eni raffina il petrolio.

In Basilicata si produce l’80% dell’oro nero italiano. È la regione che paga il prezzo più alto di un sistema che fa dell’Italia un paradiso fiscale per le trivelle. Le tasse sono tra le più basse al mondo e, grazie a un sistema di esenzioni, molti riescono pure a non pagarle. Qui capita che gli animali muoiano senza un’apparente ragione; che dopo anni si scopra che qualcuno ha nascosto rifiuti industriali tossici nelle terre coltivate; che i dati sull’inquinamento siano tenuti nascosti.
Nero d’Italia è un viaggio nelle valli del petrolio. Non è solo un’inchiesta giornalistica.

È una fotografia. Il tentativo di far rivivere, attraverso parole, immagini e musica, le storie di chi vive all’ombra delle trivelle.

 

GUARDA IL TRAILER DI NERO D’ITALIA

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Uscito a Settembre 2013, sulla piattaforma di Distribuzioni dal Basso, “Nero d’Italia” ha la forza di mostrare ed investigare su un tema attuale, ma ancora poco conosciuto: il bussiness delle trivelle petrolifere nella regione Basilicata.

Tra concessioni fiscali ed interessi economici di grande entità, il film riesce a fare un quadro complessivo del contesto locale, dando ampio spazio anche alle voci ed ai problemi della popolazione locale.

Firmato dalla giovane freelance Valeria Castellano , Nero d’Italia è ora in fase di selezione in diversi festival in Italia e in Europa. Il film è rilasciato con licenza Creative Commons 3.0.



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