Fa il giro della rete il video girato da un giovane migrante e ripreso dal Tg2, che mostra le umilianti procedure di “disinfestazione” al Centro di accoglienza di Lampedusa. Contro il trattamento disumano di migranti, profughi e sfollati, mercoledì 18 dicembre decine di iniziative in Italia e in Europa. Lo Storify e il racconto di Q Code Magazine 

di Giulia Bondi

18 dicembre 2013. Lunedì 16 dicembre, la tv pubblica italiana riprende un video girato da un migrante all’interno del Centro di accoglienza di Lampedusa. Le immagini mostrano procedure di “disinfestazione” umilianti e disumane. Il video fa il giro della rete suscitando indignazione e proteste. Il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini parla di “lager”.

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Il 18 dicembre di 23 anni fa, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottava la Convenzione Internazionale sulla Protezione dei Diritti dei Lavoratori Migranti e dei Membri delle loro Famiglie. 

A oggi, nessun membro dell’Europa a 27, né gli Stati Uniti, né il Canada, né l’Australia hanno firmato la Convenzione, ratificata da 47 paesi in tutto. Le violazioni dei diritti di migranti, rifugiati e sfollati continuano a essere all’ordine del giorno. 

Proclamata dalle Nazioni Unite “giornata dei migranti”, il 18 dicembre diventa, da tre anni a questa parte, una giornata internazionale di mobilitazione, con iniziative “dal basso” in diversi paesi e in numerose città italiane.

Lo Storify sulla mobilitazione del 18 dicembre. 

Lampedusa, ottobre 2013

A Bologna, l’appuntamento è alle 18 davanti al Cie di via Mattei, per dire no alla riapertura del Centro di identificazione ed espulsione della città. A Palermo Diaria, Didattica arte ricerca azione, organizza un incontro in vista della Carta di Lampedusa. In provincia di Catania la mobilitazione è alle 15 davanti al Cara di Mineo, dove il 14 dicembre si è impiccato il ventenne eritreo Mulue, in attesa da sette mesi di vedersi riconosciuta la protezione umanitaria.