Buon compleanno, Vik

“VIK UTOPIA” per il Mondo.”Mio Fratello” per me. Lettera a mio fratello, Vittorio Arrigoni
di Alessandra Arrigoni
Ciao,
oggi, 4 febbraio, è il tuo compleanno.
Sono stata al cimitero e ti ho portato un fiore, colorato…
Mi manchi e lo sai, te lo dico spesso…
Gli occhi si riempiono di lacrime quando penso a te, e non solo i miei….
Come stai?
Qui è un casino!!!!
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Vivere senza di te è molto complicato…
Non voglio pero’ riempire questa lettera di dolore e lacrime…
Desidero trasmetterti quella pace e serenità che, quotidianamente, sto cercando di costruire dopo la tua morte….
La tua morte…
Dopo aver letto i vari verbali spesso vedo la scena del tuo omicidio di fronte a me e non sempre riesco a distrarre la mente, per cui attendo che quelle immagini, che la mia mente si è costruita, svaniscano….
Ho imparato a trasformare il dolore in energia…
Con l’energia che scaturisce dal dolore per il tuo omicidio faccio tante cose, ho imparato, come te, a vivere da guerriera ed a non aver piu’ paura, in primis di me stessa…
….ma quanto siamo simili io e te!!!!
Troppo, forse per questo che avevamo costruito un “muro” fra noi, per evitare di essere l’uno lo specchio dell’altro…
Nello specchio avremmo visto le ns inquietudini, frustrazioni, delusioni e forse non saremmo stati in grado di voltarci dall’altra parte, cosa che negli ultimi anni abbiamo fatto… nella disperata ricerca di noi stessi…
Sono contenta che hai trovato lo scopo della tua vita, anche io ho il mio….
Non troverai accenni a Gaza, alla Palestina, ad Israele in queste mie righe perché, almeno su qs foglio, voglio lasciare fuori il mondo!
Voglio essere solo io e te qui, fratello e sorella…
Mi sono immaginata spesso cos’ ho provato la prima volta che ti ho visto, mi sono costruita un ricordo nel quale ti guardavo nella culla percependoti come un “rivale”…
…ultimamente ho modificato quell’ l’immagine e mi piace pensare che ho visto in te un “compagno di giochi”.
E’ bello giocare con i ricordi che non si hanno e modificarli a proprio piacimento..
La realtà pero’ non puo’ essere modificata.
Non posso cancellare la tua morte e fingere che sei partito per un lungo viaggio…
Al cimitero c’è la tua tomba, sulla quale stamattina ho messo un fiore…
Come concludere qs lettera???!!!
La concludo dicendo che mi manchi, che ti voglio un bene immenso e che quando si avvicina l’anniversario del tuo omicidio è come vivere nelle tenebre…
Comunque non ti preoccupare, dopo che ho asciugato le lacrime e pulito il viso dal rimmel, mi trucco nuovamente e affronto la vita a testa alta..
Ti saluta la mamma che è ora in cucina e che si sta preparando per una tappa del “Viaggio di Vittorio”.
Ti salutano Teo e le gatte.
Salutami papà!
 Un abbraccio forte.
Alessandra



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