Superorganism: 4 mani e migliaia di ali

Un progetto di design che sviluppa le indagini progettuali sulle materie organiche, alla ricerca di caratteristiche tecniche e fisiche necessarie per la costruzione di oggetti

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di Claudia Barana
Foto di Ettore Maragoni

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7 aprile 2014 – Un modello che tiene conto non più esclusivamente la caratteristica solida della materia, ma ogni fase della vita organica: i sistemi di crescita, i sedimenti, il ph, le temperature, il peso specifico, le stesse diversità degli stati della materia, da quella gassosa a quella liquida.

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tappo bottiglia idromele

tappo realizzato in fusione di cera d’api per la parte di contatto con il collo della bottiglia e il resto da opercoli costruiti dalle api

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Emergono così  potenzialità inedite rispetto agli ordinari sistemi di produzione dell’industria; aspetto peculiare in questi progetti è la sinergia, per la produzione di oggetti, con piante o animali in una modalità di mutua costruzione. Un lavoro meticoloso che ricorda quello dell’alchimista che osserva la natura per poterla plasmare. O anche quella del cuoco che sceglie le materie per trasformarle e trarne i sapori.

Così uovodesign inizia a studiare le api e i derivati dell’alveare per individuare nuove forme di oggetti inediti. Il punto di partenza per una riflessione sulle possibilità espressive che il “superorganismo” dello sciame può produrre. Si procede per prototipizzazione e lunghi periodi di progettazione legata ai tempi della natura e delle sue stagioni. In silenzioso ascolto,  Superorganism considera le alternanze di attività e letargo delle api, per entrare in simbiosi con gli insetti e l’apicoltore e per riuscire ad integrare la produzione degli oggetti con le dinamiche di vita nelle arnie senza che queste siano in nessuna maniera disequilibrate. Perché sono le api stesse che producono i progetti pensati dal designer. “Gli oggetti a cui sono arrivato fin qui, quelli nelle foto, sono solo il risultato del lavoro della scorsa stagione calda, impiegata per prove e prototipi”, ci racconta il designer Simone Benvenuto.

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cucchiaio spargimiele

su un tondino di legno è stato fatto costruire alle api un agglomerato di cera che raccoglierà il miele dal barattolo come un cucchiaino

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Per produrre un’intera collezione di oggetti, sono stati presi in esame materie coma la cera, il propoli, il miele. Sono stati elaborati sistemi per integrare l’operosità delle api nella realizzazione degli oggetti, o parte di essi, come ad esempio le ampolle di vetro destinate alla conservazione del miele, chiuse e sigillate dalle api stesse. Un sigillo autentico, in perfetto equilibrio tra esigenze pratiche ed estetica poetica del lavoro di questi straordinari insetti.

Superorganism è in via di sviluppo, ancora aperto all’individuazione di tipologie e oggetti da produrre che avranno degli aspetti tipici di un progetto di design: la riproducibilità, il basso consumo energetico, un basso impatto ambientale e l’utilizzo delle tecnologie già in essere nelle aziende apistiche. “Quest’ultimo aspetto non è da sottovalutare perché le possibilità di sviluppo nelle aziende, e quindi la diffusione degli oggetti sul mercato, dipendono in buona parte dalla necessità delle aziende di ottimizzare le proprie dotazioni tecnologiche senza doverne implementare di nuove”, spiega il designer.

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sigillo ampolla miele

contenitore di vetro per miele sigillato dalle api nelle arnie

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uovodesign è il progetto di studio Simone Benvenuto nell’ambito del design organico www.uovodesign.com. Durante le giornate del fuorisalone sarà a “Disfunzione Mediterranea” un progetto di Padiglioneitalia, a cura di Alberto Zanchetta. Zona Ventura Lambrate, Via Oslavia 3, tutti i giorni dalle 10 alle 20.

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