Questione di H

Nonostante importanti eccezioni, l’Italia resta ancora indietro sulla questione lavoro-disabilità. Una riflessione sul tema


di Max Cignarelli

 

28 aprile 2014 – Settecentocinquantamila disabili iscritti alle liste di collocamento, l’84 percento che non riesce a trovare lavoro. Cifre che urlano vendetta! Ovviamente anche per un disabile, prima che essere un diritto, il lavoro è un traguardo, soprattutto è un desiderio. C’è anche l’aspetto economico, va da se. Mica uno è pirla e deve lavorare per la gloria. Innanzitutto, però, deve essere garantita la gioia che si prova quando viene data l’opportunità di entrare nel mondo del lavoro. La gioia di poter dimostrare quanto rende felici poter lavorare mettendo a frutto le proprie competenze, la propria preparazione e la propria voglia di fare.

 

iolavoroha-logo

 

Il lavoro è anche il momento più bello per un’altra ragione: è durante il lavoro che si compie la vera integrazione sociale.

Logicamente onore alla l’Oreal, che ha vinto il premio “io lavoro H”,  ma da un punto di vista culturale e politico sul tema lavoro-disabili, l’Italia deve ancora crescere molto e farlo in fretta. Non bastano, dunque, i casi virtuosi che pure meritano elogi e riconoscimenti.
Ventitré lavoratori disabili assunti, ben oltre il sette per cento in più stabilito dalla legge 68/99. Così la L’Oreal Italia si è guadagnata l’onorificenza con cui, ogni anno, lo staff di “Io Lavoro H” :( premia le aziende che si distinguono nell’inserimento lavorativo di persone con disabilità. Una questione che in Italia non è certo di scarsa importanza.
Ultima cosa che a molti sembrerà questione di lana caprina, ma non lo è per me. La faccina triste, caratterizza da parentesi è volutamente  stata messa da me per la presenza della H dopo la frase “io lavoro”. Non ci vuole un simbolo di riconoscimento per forza, non è la prima volta che vedo quell’acca. È stata usata in diverse occasioni per dare un nome ad un’associazione o a una iniziativa, o una organizzazione.
Il giorno che l’H di handicap sparirà saremo tutte persone e basta, pur non dovendo nascondere dietro un dito la propria disabilità. D’altronde mi chiedo se esista un’organizzazione o un sindacato, che si chiama “Io lavoro N”? Dove N sta per normodotato.

 

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