Voices against violence

Firma con la tua voce la petizione contro le leggi che permettono il far west delle armi negli States. Una app e un sito dicono come fare

 

di Q Code Mag

 

28 aprile 2014 – È di pochi giorni fa la notizia dell’impegno dell’ex sindaco di New York, Michael Bloomberg, che ha annunciato la spesa di cinquanta milioni di dollari per una campagna a colpi di spot da lanciare in tutto il Paese contro la lobby delle armi, la potentissima National Rifle Association. Si tratta del primo impegno pubblico da quando Bloomberg ha lasciato la guida della Grade Mela, da sempre in prima fila a favore di nuove leggi per regolare meglio il possesso di armi e limitare così le sparatorie che si verificano spesso negli Stati Uniti. Bloomberg si muove usando gli stessi strumenti che la Nra utilizza da sempre: creare una rete, mobilitare il territorio e controllare e semmai punire i politici che vengono meno agli impegni assunti con i loro elettori.

«Loro dicono ai singoli parlamentari: se non voti come diciamo noi ti seguiremo sempre, staremo addosso ai tuoi figli, ai tuoi nipoti. E noi – spiega – dobbiamo fare lo stesso. Dobbiamo fare in modo che abbiano paura di noi». Una battaglia che può essere vinta solo se sarà bipartisan. Così Bloomberg ha raccolto attorno a eminenti personaggi vicini sia al partito democratico che a quello repubblicano, da Tom Ridge, ex ministro della Sicurezza Interna con George W. Bush a Warren Buffett, finanziere vicino a Barack Obama.

 

Immagini forti, pressione psicologica che ci induce a cercare di evitare una tragedia, ma quante volte non è data la possibilità di schiacciare il pulsante che blocca un finale tragico, che rende realtà uno dei peggiori incubi?

La campagna contro le armi, la facilità di ottenerle, di averle a portata di mano nella propia abitazione, i resoconti di innumerevoli stragi che hanno avuto, soprattutto negli Usa, questo minimo comun denominatore: la mancanza di una legislazione capace di evitare, di prevenire, di fissare regole certe che mettano fine alle statistiche di morte che ogni anno vengono pubblicate e che indicano chiaramente la strada da seguire.  Di converso, la potenza della lobby delle armi  si esprime fin dentro i banchi della politica che troppo spesso lega le mani del legislatore.

 

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Gli studi sulle vittime sono molteplici e si rincorrono di anno in anno, mentre una app pensata per firmare con la propria voce la petizione che chiede di mettere fine a questo stillicidio di morti evitabili è stata lanciata un anno fa in rete un anno fa. Si chiama Voices against violence e permette di regitrare un messaggio con uno degli indicatori più unici che esistano al mondo. La propria voce.

 

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