Prato, mediatori culturali a bordo degli autobus

Ventiquattro persone, tra cui 6 immigrati, saranno formate al fine di prevenire conflitti e incomprensioni tra i passeggeri che nascono spesso dalla distanza culturale

da Redattore Sociale

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18 giugno 2014 – Mediatori culturali sull’autobus per prevenire conflitti e incomprensioni con i passeggeri stranieri che nascono spesso proprio a causa della distanza culturale. E’ il progetto ‘Mediatori in bus’, realizzato in collaborazione dall’azienda di trasporti Cap, dalla Caritas e dalla Provincia di Prato. Il progetto mira all’integrazione socio-culturale delle numerose etnie presenti sul territorio attraverso l’introduzione di una figura con competenze specifiche. Si articolerà in due fasi distinte: la formazione, rivolta agli addetti alla verifica e ai mediatori culturali e l’operatività assistita, in cui gli stessi partecipanti alla formazione saranno chiamati a svolgere la funzione di mediatori culturali intervenendo nelle situazioni più delicate e conflittuali a bordo degli autobus.

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Il progetto prevede la partecipazione di 16 verificatori di Cap e 6 persone provenienti dalla Nigeria e dal Maghreb, individuati da Caritas divisi in due gruppi composti ciascuno da 8 verificatori e 3 immigrati. La parte in aula, gestita da due docenti, uno psicologo e un mediatore culturale, prevede con 39 ore di formazione di fornire ai partecipanti coinvolti conoscenze essenziali e strumenti metodologici nuovi ed utili alla comunicazione interculturale. La formazione ‘pratica’ avverrà naturalmente sui bus. Su ogni percorso interverrà un gruppo formato da due verificatori e tre mediatori all’interno del quale verrà favorito lo scambio di valori, regole, attese, schemi mentali tra identità culturali diverse.

“L’autobus non è solo un mezzo di trasporto, ma un luogo di incontro quotidiano di culture diverse – ha detto la vicepresidente della provincia di Prato Ambra Giorgi – Gli spazi ristretti e la necessità di conoscere e rispettare delle regole sono all’origine di molti conflitti. Realizzare una formazione teorica e pratica per gestire i conflitti e superarli è l’obiettivo di questo progetto”.

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