Alla conquista dell’Africa

La Nigeria è veramente nel caos. Governo, classe politica, forze di sicurezza, esercito sembrano totalmente incapaci di fare fronte all’offensiva di Boko Haram che nel nord ormai spadroneggia

[author] [author_image timthumb=’on’]http://www.buongiornoafrica.it/wp-content/uploads/2012/06/raffa01.jpg[/author_image] [author_info]di Raffaele Masto. @RAFFAELEMASTO. Faccio il giornalista e lavoro nella redazione esteri di Radio Popolare. Nei miei oltre venti anni di carriera ho fatto essenzialmente l’inviato. In Medio Oriente, in America Latina ma soprattutto in Africa, continente nel quale viaggio in continuazione e sul quale ho scritto diversi libri dei quali riferisco in altri spazi del blog www.buongiornoafrica.it. Insomma, l’Africa e gli africani, in questi venti anni, mi hanno dato da vivere: mi sono pagato un mutuo, le vacanze e tutto ciò che serve per una vita di tutto rispetto in un paese come l’Italia.[/author_info] [/author]

29 agosto 2014 – La Nigeria è veramente nel caos. Governo, classe politica, forze di sicurezza, esercito sembrano totalmente incapaci di fare fronte all’offensiva di Boko Haram che nel nord ormai spadroneggia.
Le notizie che arrivano dallo stato del Borno, nell’estremo nord est, sono realmente molto preoccupanti: civili e militari stanno figgendo in massa dalle località di Gamboru Ngala e Banki prese di mira dai miliziani di Boko Haram. Migliaia di persone sarebbero già fuggite attraversando il vicino confine con il Camerun, nonostante il divieto ufficiale imposto dall’emergenza ebola. La Nigeria infatti è ormai uno dei paesi nel quale l’epidemia si sta pericolosamente diffondendo.

091911-global-boko-haram1

L’attacco di Boko Haram è cominciato due giorni fa con commando di armati, in possesso pare anche di armi pesanti, che hanno preso di mira postazioni dei militari dell’esercito. Questi, pare, abbiano abbandonato tutto e siano fuggiti con i civili che avrebbero dovuto difendere.

Gamburu Ngala era già stata oggetto di un devastante attacco che aveva causato almeno 300 morti. Il tentativo di Boko Haram è chiaro: allargare l’espansione territoriale del Califfato Islamico dichiarato con un inquietante video di oltre cinquanta minuti dalla città di Gwoza ad opera del leader di questa formazione, Abubakar Shekau.

Già nei giorni scorsi, con un altro video, questo sanguinario leader islamico aveva annunciato una sorta di affiliazione alle forze internazionali dell’islamismo armato. Aveva infatto nominato, chiamandoli fratelli, il leader dell’ISIS, Al Baghdadi, e i leader di Al Qaeda Al Zawahiri, chiedendo loro di lanciare una Jihad per conquistare l’Africa.
I fronti di questo progetto dovrebbero essere innanzi tutto la Nigeria, il Mali, e la costa orientale del continente dove operano i miliziani Al Shebab.

Il “fronte nigeriano” al momento è quello che preoccupa di più. Il governo federale e il presidente Goodluck Johnatan non sembrano in grado di opporre resistenza. Boko Haram rapisce, uccide, giustizia e conquista praticamente impunita. La Nigeria subisce ora sotto il peso di un’altra emergenza se non internazionale almeno continentale: ebola.

Di fronte a tutto questo ci vorrebbe almeno una strategia continentale se non internazionale per fermare una avanzata che, la storia recente lo dimostra, potrebbe diventare non più frenabile. Basta ricordare il Mali: i miliziani qaedisti stavano per raggiungere Bamako, la capitale. A quel punto avrebbero avuto sotto il loro controllo un intero paese, nel cuore dell’Africa.

.

.

Sosteneteci. Come? Cliccate qui!

associati 1

.

 



Lascia un commento