Turchia, morire di lavoro

Morti dieci operai nel cantiere di un grattacielo a Istanbul: proteste e scontri

tratto da InfoTurchia

9 settembre 2014 – Il 6 Settembre 2014 verso le ore 19:45 a Mecidiyekor Istanbul dentro il cantiere di un grattacielo è caduto dal piano 32 l’ascensore che portava 10 operai e sono morti tutti i 10. Nella sua prima dichiarazione il Prefetto di Istanbul ha sottolineato il fatto che l’incidente sia avvenuto fuori dall’orario di lavoro.

Dopo la notizia ha parlato anche il Ministro del Lavoro, Faruk Çelik dicendo che le persone incaricate stanno lavorando per capire le motivazioni dell’avvenuto e saranno presto trovati i responsabili. Celik ha anche augurato che non si ripetano più questi incidenti.

Secondo il portale dei giornalisti indipendenti BiaNet, Presidente del Consiglio Amministrativo dell’azienda che stava costruendo i grattacieli (Group Torunlar), Aziz Torun, ha rilasciato un comunicato stampa dopo la notizia della morte di 10 operai. Secondo Torun, la sua azienda ha fornito tutta la formazione necessaria agli operai tuttavia loro non hanno curato bene l’aspetto della sicurezza. Secondo Torun l’ascensore utilizzato in quel momento era predisposto per portare fino a 28 persone e 2700 chili. Aziz Toruno ha specificato che la sua azienda non ha nessuna colpa in questo caso e vorrebbe che venissero trovati i colpevoli. Torun ha detto che questo è un “incidente settoriale”.

 

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Secondo il quotidiano nazionale Hurriyet uno dei responsabili dell’ascensore utilizzato dagli operai, Emrah Acar, ha detto che sono circa due mesi che l’ascensore ha un guasto e gli operai l’hanno fatto presente all’azienda ma non è stata presa nessuna misura.

Per quanto riferisce il portale di notizie SoL, padre di uno dei 10 operai morti, Cengiz Tataoglu, l’ascensore era già guasto e due ore prima della morte degli operai si erano impegnati per aggiustarlo.

L’azienda che ha fornito l’ascensore che è stato utilizzato ha rilasciato un comunicato stampa in cui specifica che la sua responsabilità è quella di installare l’ascensore, fare la manutenzione ed una volta completata la costruzione disinstallarla. L’azienda che ha installato l’ascensore, Geda-Majör, specifica che durante la settimana ossia i giorni di lavoro, due suoi tecnici presidiavano dentro il cantiere per effettuare i lavori di controllo e manutenzione tuttavia l’incidente è avvenuto il 6 Settembre 2014 alle ore 19:45 quindi fuori dall’orario di lavoro quando non erano presenti questi due tecnici.

L’azienda che stava realizzando i grattacieli, ossia Group Torunlar, secondo il portale di notizie SoL ha dei collegamenti diretti con il governo. Uno dei soci Aziz Torun è un ex compagno delle superiori del Presidente della Repubblica Recep Tayyip Erdogan nella scuola di imam e hatip. Il Group Torunlar durante il governo di AKP ha comprato una serie di aziende privatizzate come Netsel Marina e Baha Esat Tekand. Gli ultimi due bandi in cui risulta vincente il Group Torunlar con altri soci sono il lavoro di riqualificazione dell’ex stadio Ali Sami Yen della squadra calcistica di Istanbul Galatasaray e l’acquisto dell’aera dell’ex azienda statale di produzione tabacchi ed alcolici TEKEL che si trovava proprio accanto questo stadio. Tutti e due in pieno centro Istanbul. Secono il portale di notizie Radikal in questi ultimi 20 anni il Group Torunlar ha cresciuto in modo molto aggressivo la sua fatturata entrando in diversi settori come l’edilizia, energia, alimentari così secondo la dichiarazione ufficiale dell’azienda nei primi sei mesi del 2014 l’utile dell’azienda è cresciuta di 965% rispetto l’anno precedente. La residence in cui sono morti 10 operai le case sono tra i 100 e 425 mq ed i prezzi sono in Dollaro americano ed al metro quadro costano tra i 4500 e 5500 USD.

Secondo le interviste che ha realizzato Zarife Akbulut del portale di notizie Sendika, gli operai lavorano in condizioni precarie e questo non è il primo incidente che avviene nel cantiere. Akbulut attira l’attenzione sul fatto che dentro si tratta di un giro di esternalizzazione del lavoro.

Il 7 Settembre alle ore 16:00 davanti al cantiere si sono unite diverse persone con l’appello dei sindacati e le associazioni di categoria per protestare quello che è successo. Tra le realtà a lanciare l’appello c’erano Sindacato dei Lavoratori Rivoluzionari(DISK), Confederazione dei Sindacati dei Lavoratori dell’Impiego Pubblico(KESK), l’Unione delle Camere degli Architetti e degli Ingegneri di Turchia(TMMOB) e l’Unione dei Medici di Turchia(TTB). Verso le 17:00 il corteo composto ormai da migliaia di persone si è fermato e la segretaria nazionale del KESK, Arzu Çerkezoğlu, ha letto il comunicato stampa dicendo che il vero responsabile di questo omicidio è il governo insieme al capitale che fa diventare ogni angolo un cantiere. Arzu Çerkezoğlu ha anche sottolineato che con il governo AKP la Turchia è diventata il primo paese con i morti sul lavoro in Europa. In pochi minuti sono arrivate diverse persone appartenenti ai partiti politici, collettivi studenteschi e gli operai in sciopero in diverse aziende in zona. Subito dopo la lettura del comunicato stampa la polizia ha iniziato a manganellare i manifestanti, sparare dell’acqua dai mezzi e dei lacrimogeni. Il parlamentare nazionale Mahmut Tanal, del partito all’opposizione CHP(Partito Popolare e Repubblicano) è salito su uno dei mezzi della polizia per fermarlo.

In serata sono state prese in detenzione provvisoria 8 persone con l’accusa di essere le responsabili dell’incidente dopo l’interrogatorio sono state rilasciate. I lavori nel cantiere sono stati sospesi per 5 giorni.

Dopo la notizia della morte di 10 operai, il collettivo di hackers socialisti, RedHack ha buttato giù il sito web del centro commerciale situato nella città di Bursa costruito dallo stesso gruppo che stava costruendo i grattacieli.

 

 

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