L’intollerabile strage

Seicento morti in tre giorni nel nostro Mare Mediterraneo. E sicuramente la cifra è approssimata per difetto. Sono numeri inaccettabili

[author] [author_image timthumb=’on’]http://www.buongiornoafrica.it/wp-content/uploads/2012/06/raffa01.jpg[/author_image] [author_info]di Raffaele Masto. @RAFFAELEMASTO. Faccio il giornalista e lavoro nella redazione esteri di Radio Popolare. Nei miei oltre venti anni di carriera ho fatto essenzialmente l’inviato. In Medio Oriente, in America Latina ma soprattutto in Africa, continente nel quale viaggio in continuazione e sul quale ho scritto diversi libri dei quali riferisco in altri spazi del blog www.buongiornoafrica.it. Insomma, l’Africa e gli africani, in questi venti anni, mi hanno dato da vivere: mi sono pagato un mutuo, le vacanze e tutto ciò che serve per una vita di tutto rispetto in un paese come l’Italia.[/author_info] [/author]

 

17 settembre 2014 – Non che se fossero divisi per dieci o per cento sarebbero più sopportabili dalle nostre coscienze, ma il fatto è che il numero così alto indica che nel mondo vicino a noi, evidentemente, le condizioni di vita si sono fatte più dure, i rischi più alti, le sopraffazioni più forti, la mancanza di speranza più implacabile, le guerre più sanguinose.

E allora la gente fugge. Lo faremmo anche noi. Lo farebbero anche gli uomini politici – o i loro figli – che discutono da burocrati di uno stato insensibile che pensa solo alla sua autoconservazione. Lo farebbero anche i ministri che si arrovellano su nomi astrusi – Mare Nostrum, Frontex, Frontex plus, Triton – nelle loro stanze asettiche con aria condizionata e acqua minerale pronta all’uso.

Ma insomma, possibile che non si riesca a fare ricorso al buon senso e all’umanità per affrontare un problema come quello dei migranti? Eppure è semplice:

PRIMO. Nessuno riuscirà a impedire ai migranti di imbarcarsi. Tanto vale facilitare loro l’arrivo a destinazione.
SECONDO. Creare dei corridoi marittimi. Predisporre sulle coste più raggiungibili centri di accoglienza veri,(accoglienza, mi raccomando!).
TERZO. Concludere accordi con i paesi della riva sud del Mediterraneo, e anche della riva ad est, per monitorare le partenze e debellare le organizzazioni criminali che si arricchiscono con il traffico di uomini.
Non ci si faccia ingannare da chi dice che così saremo invasi perché per la verità siamo già invasi. È una realtà della quale il signor Salvini e quelli come lui se ne dovranno fare una ragione. Non si creda a chi dice che questa è una emergenza. È falso, la storia del mondo è storia di migrazioni (Stati Uniti, Argentina, Belgio, solo per citare alcune delle destinazioni degli italiani).

Non si creda a chi dice che le invasioni impoveriscono le nazioni, anzi, le rafforzano. Guardate un po’ chi sono le grandi potenze di oggi. Infine si tenga conto che è una realtà storica che le popolazioni di paesi poveri tendano a spostarsi dove c’è lavoro e benessere.

Il Belgio, che oggi è un piccolo paese, con densità abitativa molto alta e senza ricchezze naturali, ha una popolazione tra le più appagate del mondo. Il Congo, che è grande quaranta volte il Belgio, è poco densamente abitato e ha tutte le ricchezze naturali immaginabili, ha invece una popolazione tra le più povere e affamate. C’è qualcosa che non va!

Dopo i provvedimenti di cui sopra si pensi a ripartire equamente la ricchezza nel nostro mondo, se si vogliono veramente evitare le migrazioni. Altrimenti non ci rimane che andare in guerra con il signor Salvini, armati di fucile sulle coste a sparare ai barconi di quelli che sono riusciti a salvarsi dai naufragi. Una guerra inutile, che perderemo. I migranti vogliono una chance per la loro vita e quella dei loro figli. E questo bisogno è un arma micidiale, invincibile.

 


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