Estate 2014, mentre gli italiani si dividono tra bagni al mare e lavoro in città, le campagne italiane del sud Italia si ripopolano di braccianti stranieri arrivati per la raccolta del pomodoro. Una radio accende il generatore parte così la terza stagione di Radio Ghetto

tratto da Amisnet
@AMISnet

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14 ottobre 2014 – Al Gran Ghetto di Rignano Garganico c”è meno gente rispetto allo scorso anno, in molti sono andati via l’inverno passato e non sono voluti tornare, altri ancora hanno preferito fare gli ambulanti sulla spiaggia piuttosto che i braccianti nei campi di pomodoro, eppure questo agglomerato di baracche in cartone, plastica e legno mantiene la sua vitalità.
La scorsa primavera, le istituzioni regionali pugliesi avevano approntato un piano per chiudere definitivamente il Gran Ghetto e combattere il caporalato ma nonostante questo i braccianti africani in Puglia continuano ad alzarsi la mattina alle quattro, ad uscire dalle loro baracche, e a salire sui furgoni dei caporali per andare a lavoro.
La stessa cosa, gli stessi gesti, si ripetono qualche centinaio di chilometri più a sud, in Basilicata.

Sono questi due i panorami che Amisnet è andata a scoprire in questa puntata di Passpartù dedicata alle campagne e ai suoi emarginati abitanti.

Ospiti della puntata:
Ibrahim, speaker di Radio Ghetto
Issa, speaker di Radio Ghetto
Ibrahim, speaker di Radio Ghetto
Gervasio Ungolo, Osservatorio Migranti Basilicata

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