Mogadishu rising

Da tre anni, le celebri conferenze TEDx sono sbarcate anche in Somalia. E, forse, raccontano il Paese africano molto più di certi media. Un’intervista con Ilwad Elman, una delle organizzatrici

La voce di Ilwad Elman arriva da Mogadiscio via Skype entusiasta e ottimista. Ha meno di venticinque anni, ma ha scelto di tornare nella capitale del suo Paese, la Somalia, già dal 2010, dopo aver lasciato il Canada dove aveva trovato asilo insieme alla madre e alle sorelle. Vi si erano rifugiate quando il padre di Ilwad, Elman Ali Ahmed, era stato assassinato nel 1996. Pare che, allora, i signori della guerra che imperversavano per l’ex colonia italiana dopo la caduta di Siad Barrè, non vedessero per nulla di buon occhio il motto di questo attivista per la pace impegnato nel campo dell’educazione: “Lascia la pistola, prendi una penna”. Ilwad ha deciso di far ritorno a casa proprio per onorare la sua memoria e, in un certo senso, per continuare la sua opera.

«Lavoro con i bambini soldato e le vittime di violenza sessuale» spiega lei stessa a Q Code Mag. «Ho lasciato Ottawa perché volevo contribuire a migliorare la situazione in Somalia. Era un’idea che ho sempre avuto in testa e l’ho concretizzata poco meno di cinque anni fa».

Oggi, insieme alla madre Fartuun Adan, dirige l’lman Peace and Human Rights Center intitolato al padre ma è anche una delle menti che sta dietro alla conferenza TEDxMogadishu. Ilwad, infatti, fa parte del gruppo di giovani volontari, in tutto meno di una ventina con l’aiuto di qualche expat, che nel 2012 hanno deciso di portare anche nella martoriata capitale il celebre format delle conferenze TEDx che mercoledì ha visto prendere corpo la sua terza edizione somala.

«Quando abbiamo iniziato, volevamo creare una piattaforma per far vedere le straordinarie cose che succedevano nel nostro Paese che, invece, troppo spesso veniva dipinto solo per i fatti negativi legati al conflitto in corso e all’insicurezza» continua Ilwad. «Dal 2012 ad oggi, ho visto centinaia e centinaia di giovani somali della diaspora riverarsi in città, proprio come ho fatto io. E penso che questa sia stata davvero una rinascita per Mogadiscio».

Un momento della terza edizione di TEDxMogadishu tenutasi mercoledì

Un momento della terza edizione di TEDxMogadishu tenutasi mercoledì

Il tema della prima edizione della TEDx locale era infatti proprio rebirth, la rinascita. Quello del 2013, invece, è stato la riscoperta della città, mentre quest’anno si è passati a Mogadishu rising, la Mogadiscio che sale, che cresce, che va affermandosi. L’intento, spiegano gli organizzatori, è stato quello di «dare risalto alle audaci innovazioni, alle idee creative e alle persone coraggiose che stanno riportando la capitale sul palcoscenico del mondo».

Secondo Ilwad, «Mogadiscio sta vivendo un momento di grande crescita, politica, economica e sociale. E i protagonisti di TEDxMogadishu 2014 la racconteranno, ciascuno dal suo punto di vista». A salire sul palco sono stati uomini e donne, architetti e giornalisti, attivisti e cantanti, imprenditori e ristoratori, politici e fotografi, restauratrici di libri e maestri di arti marziali.

Gli interventi, anche quest’anno, sono stati in inglese, ma anche in somalo, «per coinvolgere davvero tutti» ci tiene a precisare Ilwad. Certo, le difficoltà non mancano, a partire dalla questione sicurezza dopo che, ad ottobre, in città, due attacchi terroristici firmati Al Shabbab hanno fatto più di quindici morti in soli tre giorni.

«L’aspetto positivo – ribatte però Ilwad – è che abbiamo avuto un gran supporto da parte della comunità locale, delle persone, delle aziende. Dal luogo in cui si è tenuta TEDx alla connessione internet che ci ha consentito di avere l’evento in streaming, i contributi sono stati tanti e significativi.

E poi, complessivamente, credo che la sicurezza sia molto migliorata  in questi anni e stia ancora migliorando. Appena arrivata in città, vedevo conflitti a fuoco fuori da casa mia, oggi non è più così». Che il merito sia anche delle “ideas worth spreading” (idee che val la pena condividere) messe in circolo da TEDxMogadishu? Ilwad non si sbilancia, ma riflette.

«Sicuramente abbiamo lanciato un messaggio nuovo per quanto riguarda la Somalia, rivolgendoci al resto del mondo, ma soprattutto ai nostri connazionali La società, qui, è ancora molto polarizzata, ma TEDxMogadishu si è rivelata un luogo di ascolto e incontro per persone con idee molto diverse tra loro. Soprattutto per i giovani, è un’opportunità per condividere nuove idee. È un’esperienza unica».

 

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