Il neonato Kneuer e il gruppo della KdF/2

La seconda puntata di “Lo sterminio dei disabili”, viaggio nella memoria delle vittime del Terzo Reich. Ecco come cominciò il programma di sterminio dei bambini disabili Aktion T4

La sterminio dei disabili durante il Terzo Reich, cominciò nel 1938. Alla storia è passato solo il cognome del bambino ucciso: non il sesso, né l’esatto disturbo da cui era affetto. Le testimonianze sembrano concordare sul fatto che fosse cieco e che i medici avessero formulato nei suoi confronti la diagnosi di “idiotismo”. Tuttavia non tutti gli osservatori rilevarono la sua cecità e per quanto riguarda la diagnosi di idiotismo non furono offerti argomenti sufficientemente precisi; Il neonato soffriva inoltre di convulsioni. Si chiamava Knauer.

Sembra che fu il padre a chiedere a Walter Catel, direttore della Clinica infantile dell’Università di Lipsia, di sopprimere il bambino, anche se l’atto era punito per legge.

Fu così che il caso arrivò all’attenzione del Furher, che ordinò al suo medico di scorta Karl Brandt di visitare il piccolo e, in caso la diagnosi fosse di malattia incurabile, sopprimerlo. Il neonato Kneuer fu ucciso.
Brandt fu poi incaricato dal Fuhrer di creare insieme al capo della cancelleria privata di Hitler (KdF), Philipp Bouhler, un programma di eutanasia infantile. Nome del programma: Aktion T4. Celata alla vista del pubblico e di dimensioni relativamente modeste, la KdF poteva gestire le uccisioni senza coinvolgere troppe persone e senza acquistare troppa visibilità. Fin dall’inizio la pianificazione e l’attuazione dell’eutanasia furono classificate “top secret” e la KdF doveva restare invisibile. Pertanto i pianificatori crearono un’organizzazione fittizia per camuffare la direzione dell’eutanasia infantile da parte della KdF, Scelsero il nome “Comitato per la registrazione scientifica di gravi disturbi ereditari”.Ma questo “Comitato” esisteva soltanto sulla carta: il suo indirizzo era una casella postale: serviva esclusivamente a coprire le attività della KdF.

La KdF era suddivisa in cinque uffici centrali: il primo si occupava degli affari privati di Hitler ed era diretto da Albert Bormann. Il secondo affrontava questioni riguardanti il governo e il partito ed era diretto da Viktor Brack. Il terzo ufficio centrale gestiva le amnistie per i membri del partito condannati dai tribunali del partito, il quarto si occupava di tutti gli affari economici e sociali e il quinto affrontava questioni concernenti l’amministrazione interna e il personale. Bouhler assegnò il compito di organizzare le uccisioni per eutanasia al II ufficio centrale e quindi affidò al trentaquattrenne Brack la gestione quotidiana del programma di eutanasia. Brack aveve alle sue dipendenze un uomo: Hans Hefelmann, 32 anni all’epoca: era il coordinatore dell’eutanasia infantile. Per camuffare il suo nome, firmava i documenti del programma “Dr Klein”. Nel 1942 Bouhler raccomandò Hefelmann per una decorazione di guerra; come molti altri, responsabili delle operazioni di sterminio, Hefelmann fu decorato per il suo servizio dietro le linee:

“Oltre a fornire contributi particolarmente importanti nella gestione di problemi di sanità pubblica di competenza del II ufficio centrale, il camerata Dr, Hefelmann ha fornito la base intellettuale per l’esecuzione di un compito speciale, importante per lo sforzo bellico e assegnato dal Fuhrer. Egli dirige un dipartimento separato, con responsabilità autonome, finalizzato a questo compito speciale”. Il riferimento è all’eutanasia infantile.

Tra il febbraio e il marzo del 1939 gli uomini incaricati della direzione dell’eutanasia dei bambini si riunirono e misero a punto i metodi della sua attuazione. Dapprima Brack e Hefelmann della KdF s’incontrarono privatamente con Herbert Linden dell’RMdI, il Ministero degli Interni del Reich. Linden rappresentava il IV dipartimento, la cui collaborazione era indispensabile per una efficiente attuazione dell’operazione di sterminio per eutanasia. Nell’RMdI il IV dipartimento si occupava della sanità pubblica e dunque aveva imposto la legislazione razziale ed eugenetica, inclusa la legge sulla sterilizzazione. Il dipartimento supervisionava le autorità sanitarie degli stati federali e delle province prussiane; gli ospedali di stato e case di cura e gli ufficiali sanitari locali. Lo dirigeva il Ministerialdirigent Arthur Gutt, nato nel 1891, medico abilitato dal 1918. Manifestò uno spiccato interesse per le tematiche razziali e l’eugenetica divenendo il coautore di due commenti semiufficiali sulle leggi dell’ereditarietà e sulle leggi razziali di Norimberga.

Dopo che Brack, Hefelmann e Linden ebbero concordato le modalità con cui procedere, ampliarono il gruppo di pianificazione includendo alcuni medici scelti: Karl Brandt e Werner Catel (i due che si occuparono del neonato Knauer), Hans Heinze, Hellmuth Unger e Ernst Wentzler.

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