Bulgaria, un altro muro

Il governo di Sofia ha presentato la “barriera tecnica” sul confine bulgaro-turco: 30 chilometri di rete e filo spinato

di Francesco Martino, tratto da Osservatorio Balcani Caucaso

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31 luglio 2014 – Il governo di Sofia ha presentato la “barriera tecnica” sul confine bulgaro-turco: 30 chilometri di rete e filo spinato che dovrebbero contenere il flusso di rifugiati e richiedenti asilo che dall’estate scorsa ha drammaticamente messo in crisi le capacità di reazione della Bulgaria.

“Questa [barriera] è un’infrastruttura che ha il fine di prevenire l’immigrazione illegale attraverso il confine. L’obiettivo non è impedire l’ingresso di richiedenti asilo, ma di convogliare il flusso ai valichi di frontiera”. Con queste parole Angel Naydenov, ministro della Difesa bulgaro, il 17 luglio 2014 ha presentato ai giornalisti il muro di 30 chilometri innalzato in questi mesi alla frontiera con la Turchia, confine esterno dell’Unione europea.

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